don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2022

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Quello che nel Vangelo di oggi puรฒ sembrare essere un elenco confuso, alla fine appare come un tutto ordinato con un finale preciso. La storia che celebriamo nel Natale, non รจ una fiaba, nรฉ un racconto edificante. Essa invece รจ la storia drammatica degli uomini, di uomini concreti, con vicende concrete.

Non dovremmo mai rubare lโ€™umanitร  a Gesรน. Non dobbiamo avere fretta di ricacciarlo nei cieli, o di mettergli aureole sulla sua testa. La prima vera grande cosa che il Natale ci insegna รจ che dobbiamo imparare a considerare Gesรน nella sua concreta umanitร .

โ€œCosรฌ, da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioniโ€.

Il Vangelo di oggi รจ un estremo tentativo di enumerare almeno quarantadue generazioni di motivi. E in ciascuna di esse non troviamo solo storie luminose, ma molto spesso storie storte, difficili, complicate, come se a Dio piacesse particolarmente entrare nelle vicende complicate di famiglie e persone.

Ma in fondo ciascuna delle nostre vite vista da vicino รจ una vita complicata, incidentata, non sempre luminosa, molto spesso storta. La buona notizia del Vangelo di oggi รจ sapere che anche le storie piรน difficili hanno come finale Gesรน. Ogni storia ha al suo fondo un Natale, un Messia, un Senso. In unica parola: Gesรน.

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Ecco perchรฉ bisogna sempre avere la pazienza di arrivare in fondo alla storia per capirne anche tutto il significato, senza avere la tentazione di farlo prima.

Fonte

don Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2022