Profeti dei poveri e per i poveri
Gesù si fa interprete ufficiale di Giovanni e della sua missione presentandolo alla luce di quello che annuncia la Scrittura. L’oracolo del profeta Isaia rivela il progetto di Dio nel quale il Battista è coinvolto come protagonista, e come lui anche noi.
Il tratto caratteristico del suo essere profeta lo si rintraccia nella sua sobrietà e povertà. Nel suo modo di stare al mondo ha reso manifesto il modo con cui Dio ha scelto di venire nel mondo. Giovanni abita nel deserto per essere il profeta dei poveri e per i poveri, non profeta di corte alla mercé dei potenti di turno.
La sua parola nuda e ruvida non ha nulla a che fare con l’eloquio affascinante, suadente e compiacente degli schiavi dei poteri umani. Proprio per questo egli ha un ascendente nei poveri che vedono interpretato il loro anelito di giustizia. Egli, tuttavia, non piega questa forza attrattiva ai suoi interessi e non seduce nessuno, ma educa all’ascolto della voce di Dio che chiama alla conversione ed egli stesso indica la strada sulla quale Dio ci viene incontro.
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E’ la strada battuta dai vagabondi, dai fuggiaschi che sono chiamati a diventare pellegrini, non solo reduci, ma salvati.
Leggi la preghiera del giorno.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera
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Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“