Oggi….bis di ieri!!!
La liturgia ci propone “ l’altra metà “ del brano letto Domenica scorsa.
Addirittura ce lo divide “ in due giorni “!!!
Vuole quindi fortemente che la nostra attenzione si soffermi su di esso.
La frase che piu’ risuona, e che viene ripetuta per ben tre volte, è: “ Che cosa siete andati a vedere? “
Sembra la domanda che si fa a chi….è andato al cinema!!!
Ecco cosa hanno fatto le “ folle “ a cui si rivolge Gesu’, in cui, ovviamente, siamo compresi anche noi: “ sono andate a vedere uno spettacolo “.
Spesso la Messa viene ridotta a questo, alla visione di un “ bello spettacolo “, il cui “ attore protagonista “ è un sacerdote dal forte carisma che “ ci fa emozionare “ con una bella omelia, intorno al quale ci sono altri “ attori “ quali i lettori, i coristi, etc.
Noi…guardiamo questo spettacolo ma…non lo viviamo!!!
Ecco cosa vuole dirci oggi Gesu’: seguirmi non è andare a vedere un film, seguirmi significa “ dismettere i panni da spettatore “ ed “ indossare quelli da attore “, smettere di assistere alle liturgie ed iniziare a vivere il Vangelo.
Cosa occorre per operare questa conversione?
L’umiltà.
Sono i pubblicani, ci dice il testo, a farsi battezzare da Giovanni e a riconoscere che “ Dio è giusto “.
Sono invece i farisei e i dottori della legge, cioè i “ raffinati esperti “ di una “ liturgia morta “, a rifiutare il battesimo, a rifiutare la conversione.
Stiamo quindi attenti al nostro essere “ spettatori del rito “ perchè lo “ spettatore “ che rifiuta di divenire “ attore “ rende vano il “ disegno di Dio su di lui “ e, pertanto, è…destinato all’infelicità.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.