don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2022

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Supportare è più evangelico del sopportare

Quante volte abbiamo dato voce alla nostra stanchezza dicendo: non ce la faccio più! Gesù ascolta questo lamento perché è attento al grido del povero e ci dice: eccomi, sono qui con te, apriti a me, fidati di me!

È di grande consolazione sapere che soprattutto nei momenti più difficili possiamo contare su qualcuno che ci accoglie e ci ascolta. Gesù, aprendoci le porte del suo cuore, ci invita a fidarci di lui e lasciarci andare al suo abbraccio. Con Lui possiamo essere noi stessi, senza fingere e senza preoccuparci di dover essere come presumiamo lui si aspetti che noi siamo.

Non gli dobbiamo dimostrare nulla perché ci conosce interiormente. Ci chiede di vivere la nostra croce quotidiana come lui porta la sua, con la mitezza e l’umiltà di cuore con cui supporta l’uomo fragile e peccatore.

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Gesù ristora il nostro cuore quando prendiamo la nostra croce quotidiana nella stessa maniera in cui ci facciamo carico di una persona amata, con amorevolezza e pazienza.

Vivere la croce senza Cristo ci condanna ad appesantirci e inasprirci, viverla con lui ci rende più amabili e pacificati.

La Parola cambia la vita

La vita riserva a tutti difficoltà e sofferenze. Con quale stato d’animo viviamo quei momenti? Quale ruolo ha la fede in quelle circostanze? È un supporto?

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Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna