Viene nella nostra vita, il Signore, come è venuto nella Storia, come tornerà nella gloria. Viene e colma i cuori, viene e cambia lo sguardo, viene e perdona i peccati. Esiste il peccato, che è il non riconoscere che Gesù è il rivelatore del Padre, esistono scelte che ci conducono alla tenebra, alla solitudine, alla distruzione, alla morte.
Siamo magnificamente liberi, liberi perché amati e, paradossalmente, possiamo compiere scelte di morte perché Dio rispetta ogni nostra decisione. Ma quando il peccato, la libertà intesa come libertinaggio, quando diamo ascolto al tentatore che ci fa credere di essere degli dei o dei buoni a nulla, galoppa nelle nostre vite, rischiamo la paralisi, incapaci di camminare, rassegnati, euforici del nulla.
Allora lo Spirito ci mandi qualcuno che ci vuole bene e che ci trascini nella preghiera al cospetto di colui che può guarire dal peccato, la peggiore delle malattie che ci sprofonda nella disperazione.
Dio perdona tutto ciò che il cuore ci rimprovera, ci guarisce nel profondo, ci permette di camminare, per ridona la vista interiore per poter vedere le cose prodigiose che egli compie nella nostra vita.
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