Il vangelo odierno ci mette davanti una delle scene più toccanti della vita di Gesù: la guarigione istantanea di un paralitico. Gesù sta predicando in casa e moltissima gente sta lì assiepata ad ascoltarlo, alcuni per davvero, altri come i farisei per avere di che accusarlo. Ma nessuno degli astanti avrebbe potuto immaginare ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.
Ad un certo punto dei tali si arrogano il diritto di sconquassare il tetto fatto di paglia e fango per calare un uomo paralizzato. I quattro amici del paralitico, credevano nell’azione taumaturgica di Gesù e volevano che lo guarisse…ma Gesù li spiazza tutti perdonando i peccati del paralitico. Forse primo fra tutti la sua mancanza di speranza, il non credere più in se stesso…in Dio forse.
Gli amici invece non si sono preoccupati delle conseguenze del loro gesto iniziando dalla reazione del proprietario di casa… I farisei inorriditi da quanto Gesù fa e dice sono stati serviti da quelle parole di misericordia di Gesù per accusarlo di bestemmia. Gesù la respinge guarendo anche fisicamente il paralitico come per dire che a Gesù sta a cuore tutto l’uomo nella sua integrità ma ciò che più conta per Lui è l’anima, quella che rimane immortale. È da lì che Gesù parte per guarirci.
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Oggi questa Parola ci invita a portare a Gesù i paralitici che conosciamo, quelli dell’anima, del corpo. A credere fortemente come i quattro amici che Gesù ci guarisce nell’anima e nel corpo sfidando il destino, rischiando anche tutto per la nostra salvezza. A rialzarci e camminare nella vita con tutto il nostro peso certi che colui che ci ha creati ci ricrea ad ogni momento se lo incontriamo per davvero nella nostra quotidianità.
Quanta speranza mi manca? Che cosa mi blocca nel mio cammino di umanizzazione? Per chi intercedo affinché il Signora possa sbloccare e guarire persine, e situazioni malate?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade