Il Re della Pace
«Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme».
Sono parole del profeta Isaia, che sentiremo risuonare nella liturgia di questa seconda domenica di Avvento. Un’immagine idilliaca… anzi “UTOPISTICA”, verrebbe da dire.
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In natura non accade precisamente questo! Ma il profeta non intende certo descrivere un quadro naturalistico. Questi animali rappresentano, piuttosto, delle persone molto diverse tra loro, apparentemente “INCOMPATIBILI”. Ebbene, Isaia annuncia un tempo in cui, grazie alla venuta del Messia, ogni barriera che divide gli uomini può essere abbattuta. Se ancora oggi nelle nostre famiglie e comunità e nel mondo gli uomini si azzannano a vicenda è perché Gesù non ha trovato posto in tanti cuori, come non trovò posto duemila anni fa a Betlemme.
«Vieni, Signore, RE DI GIUSTIZIA E DI PACE!», si ripete nel salmo, ma non può venire se non “raddrizziamo i suoi sentieri”, come ci chiede san Giovanni Battista. Che cosa vuol dire “raddrizzare i suoi sentieri”? I SENTIERI DI DIO sono le strade che ci chiede di percorrere, cioè la sua legge, i suoi comandamenti. Sono “storti” e “distorti” quando, invece di percorrerli con gioia e docilità, li cambiamo a nostro piacimento. Decido io che cosa è bene e che cosa è male…
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Vogliamo davvero la pace del cuore? La vogliamo per le nostre famiglie? La vogliamo per il mondo? Ognuno raddrizzi i sentieri del Signore: rimuova quell’ostacolo che impedisce al Re della pace di venire nel proprio cuore; faccia quella scelta che da tempo sente di dover fare ne proprio cuore… e troverà la forza di dimora insieme a un lupo, anche se è un agnello (o viceversa)… Troverà la forza di vivere il precetto di san Paolo (seconda lettura) che riassume tutto il Vangelo: «Accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi!».