II Domenica di Avvento – 4 Dicembre 2022.
A cura di don Claudio Doglio.
Giovanni Battista è stato mandato a preparare la via del Signore, a tenere accesa la speranza in una imminente venuta del Salvatore.
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Ascoltando l’invito del Precursore dunque ci impegniamo anche noi a preparare la strada al Signore, per accoglierlo nella nostra vita e valorizzare ciò che è vero ed essenziale: con la mentalità del mondo rischiamo di lasciare indietro l’anima, ma così i nostri corpi resteranno vuoti e insignificanti. Una strada, soprattutto in campagna o nel bosco, se non è percorsa da qualcuno, viene invasa da rovi e spine, diventa selvatica e si perde.
Una casa, se non è abitata, si sporca, deperisce e lentamente va in rovina. Una nave senza timoniere è in balia delle onde, non raggiunge la meta e rischia il naufragio. Così è la nostra vita senza il Signore. Siamo dunque “prudenti” e pensiamoci bene: accogliere Gesù e preparare la sua strada vuol dire lasciarlo entrare come il padrone di casa, Signore della nostra vita, colui che dà senso e bellezza alla nostra persona.
Se nella nostra anima non abita il Signore, la nostra vita deperisce ed è piena di male: all’esterno può sembrare bella, ma dentro è fatiscente, sporca e rovinata. Se il timone della nostra vita non è tenuto dal Signore, siamo in balia delle difficoltà, delle paure, delle mode e dei peccati.
Questa è prudenza: riconoscere che abbiamo bisogno del Signore come timoniere della nostra vita, come abitante della nostra casa, come amico che percorre la nostra strada per farci arrivare alla sua meta.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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