don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 3 Dicembre 2022

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Ti sei mai chiesto perché Gesù è amato, o quanto meno ammirato, da tutti, anche dai non credenti?

Perché Gesù è quella persona che tutti vorremmo accanto, una persona capace di sentire compassione, cioè sa cum (insieme) patire (soffrire). Gesù si carica del dolore altrui e lo porta insieme in modo che tu lo avverta più leggero. 

Aprirsi a Cristo significa questo: lasciare che sia lui ad accogliere te con tutti i tuoi limiti e i tuoi dolori, perché lui di dolori ne sa qualcosa (morali, fisici) e nonostante tutto continua a scommettere su di noi e chi si affida a lui sentirà davvero che c’è qualcuno che lo può comprendere, sostenere, alleviare dal suo dolore.

Avere fede in Gesù, allora, significa imparare da lui l’atteggiamento di chi non giudica i difetti altrui, ma ne comprende le motivazioni, sente dolore per i limiti che l’altro non riesce a comprendere o superare, ma gli resta a fianco, fiducioso che quel figlio nel suo piccolo può portare qualcosa di buono.

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