Oggi il Vangelo raccoglie due insegnamenti principali, il primo è quello di pregare il Signore affinché mandi persone a prendersi cura di questa umanità che è simile ad un gregge senza pastore. Il secondo e di andare noi stessi a prenderci cura degli altri. Vorrei anche farvi notare che questi insegnamenti non sono rivolti solo alla cerchia ristretta degli apostoli ma a tutti i discepoli, vale a dire a tutti cristiani, a tutti noi che ascoltiamo Gesù.
E credo sia particolarmente vero, che tutti i fedeli hanno un ruolo importantissimo nella evangelizzazione. E soprattutto per quel riguarda il rivolgersi alle pecore perdute, perché noi religiosi in qualche modo siamo visti come gente del mestiere. E purtroppo a volte è anche così, ci sono alcune persone che vivono la vita religiosa come se fosse un mestiere, e c’è anche di peggio, ci sono alcuni religiosi che vivono come se fossero in cassa integrazione.
Ma non voglio fare polemiche, è solo per dire che i cristiani che vivono la loro vita nel mondo, sono spesso le persone che sono maggiormente a contatto con i cristiani che si sono smarriti lungo il cammino, con tutte quelle persone che in qualche momento della loro vita hanno rinunciato alla loro spiritualità per concentrarsi solo sugli aspetti materiali del vivere. E quindi c’è qualcosa che possiamo fare solo noi religiosi, ma c’è anche qualcosa che potete fare solo voi che vivete nel mondo.
E quello che dicevo di alcuni religiosi vale per tutti i cristiani, nessuno è autorizzato a sfuggire alla propria vocazione, nessuno può accontentarsi di essere un disoccupato della fede. Quindi le parole di Gesù sono rivolte a ciascuno di noi: strada facendo predicate dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano