Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 29 Novembre 2022

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MARTEDÌ 29 NOVEMBRE – I SETTIMANA  DI AVVENTO  [A]

Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo

Cristo Gesù è colui nelle cui mani il Padre ha posto se stesso e lo Spirito Santo, il cielo e la terra. Gesù Signore è il Creatore di tutte le cose.  È il redentore dell’umanità e dell’universo. È il Giudice dei vivi e dei morti. Questa verità è così rivelata dall’Apostolo Giovanni nel Libro dell’Apocalisse: “Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa».

Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.

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Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito” (Ap 1,10-19). Ecco cosa Lui vede nei cieli, presso Dio: “E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?».

Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo. Uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli». Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono.

E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra». E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: «L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione».

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Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli». E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione! (Ap 5,1-14). La gloria di Dio è gloria di Cristo Gesù.  L’Onnipotenza di Dio è Onnipotenza di Gesù Signore.

La Signoria di Dio è Signoria di Cristo Gesù. Cristo Gesù è stato costituito dal Padre mediatore universale nella creazione, nella redenzione, nella grazia, nella luce, nella verità, in ogni altra cosa. Tutto discende dal cielo per mezzo di Lui e tutto sale al cielo per mezzo di Lui. Senza di Lui il cielo rimane nel cielo e la terra rimane sulla terra. Non c’è alcuna relazione di vita.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 10,21-24

Questa verità di Cristo Gesù, che è solo sua e di nessun altro, la si vuole sradicare da ogni cuore. Essa deve sparire anche dai Testi Sacri. Ma se questa verità sparisce, è l’uomo che sparisce dalla faccia della terra. Di lui senza Cristo se ne farà un mostro.

Chi è obbligato a non permettere che questa verità venga sradicata dai cuori e chi deve piantarla in essi senza alcuna interruzione sono gli Apostoli del Signore. Essi devono avere a cuore che neanche un frammento della verità di Cristo Gesù vada perduto. Se un solo frammento va perduto, la responsabilità dinanzi a Dio cadrà su di loro.

Essi erano le sentinelle e non hanno vigilato. Oggi non solo i frammenti non vengono raccolti, tutta la verità di Cristo è abbandonata perché si perda. Chi ancora crede nella verità di Cristo deve centuplicare le sue forze perché essa venga scritta in ogni cuore. Ci aiuti la Vergine Maria in questa opera che non deve subire alcuna interruzione.

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