Commento al Vangelo del 27 Novembre 2022 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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TENETEVI PRONTI

I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A – MATTEO 24,37-44

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: 37. โ€œCome furono i giorni di Noรจ, cosรฌ sarร  la venuta del Figlio dellโ€™uomo.

Iniziamo un nuovo anno liturgico. Le letture evangeliche domenicali saranno tratte dal Vangelo di Matteo – ciclo A. Oggi รจ la prima Domenica di Avvento, che significa Venuta.

Alla fine dellโ€™anno le letture delle celebrazioni liturgiche ci prospettano il giudizio e la venuta del Cristo. Gesรน รจ โ€œil Venienteโ€ come si esprime lโ€™Apocalisse: โ€œGiovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che รจ, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono (Apocalisse 1,4). โ€œIo sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che รจ, che era e che viene, l’Onnipotente!โ€ (Apocalisse 1,8). โ€œI quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, Colui che era, che รจ e che viene! (Apocalisse 4,8).

Il giorno di Cristo, il suo giorno, โ€œil giorno del Signoreโ€, sarร  la parousรญa, la manifestazione ultima e definitiva.

Matteo scrive per una comunitร  in grande crisi: persecuzioni, ostilitร , diminuzione del fervore missionario, ritardo del ritorno di Cristo (che, invece, credevano imminente). Tutto questo pone degli interrogativi ai cristiani. Il capitolo ventiquattro di Matteo riferisce il discorso escatologico, pronunciato da Gesรน davanti al tempio. Egli aveva preannunciato che la magnifica costruzione sarebbe diventata un mucchio di rovine. Nelle ore che precedono la sua fine (arresto, condanna e morte), i discepoli, in disparte, sul Monte degli Ulivi, lo interrogano. Egli spiega ancora piรน dettagliatamente che รจ necessario stare pronti a quanto sta per giungere.

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Gesรน invita a vigilare e a perseverare, a rimanere saldi nella prova, perchรฉ la fede si dimostra proprio nelle avversitร .

Il ritorno di Cristo, descritto nel brano odierno, รจ presentato in termini apocalittici. Rimanda alla vicenda di Noรจ: โ€œEcco io manderรฒ il diluvio, cioรจ le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui รจ alito di vita; quanto รจ sulla terra perirร . Ma con te io stabilisco la mia alleanzaโ€ (Genesi 6,17-18); e al Figlio dellโ€™uomo, persona che supera la condizione umana: โ€œGuardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere รจ un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno รจ tale che non sarร  mai distruttoโ€ (Daniele 7,13-14).

  1. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nell’arca,

Per farsi comprendere, Gesรน utilizza paragoni e sottolinea il comportamento superficiale dellโ€™umanitร  ai tempi di Noรจ. Parla con tristezza perchรฉ lโ€™umanitร  non sa prepararsi, prevedendo gli eventi che avverranno in futuro. Lโ€™indifferenza e la mancanza di riflessione impediscono di riconoscere i segni dei tempi e di prendere provvedimenti per scappare dalla tragedia del diluvio.

Impariamo a dare un senso alle cose che facciamo, a ordinarle ai beni piรน duraturi. Evitiamo di cadere nella routine quotidiana, di lasciar scorrere i giorni tra preoccupazioni e affanni della vita, di disperderci in frivolezze.

Siamo chiamati alla comunione con Dio, a realizzare la nostra vocazione di figli Suoi, a vivere come veri fratelli che si accolgono e si amano.

  1. e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e travolse tutti: cosรฌ sarร  anche la venuta del Figlio dellโ€™uomo.

Il ritorno del Signore รจ accompagnato da giudizio e punizione, come descritto dal libro della Genesi: โ€œIl Signore vide che la malvagitร  degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentรฌ di aver fatto lโ€™uomo sulla terra e se ne addolorรฒ in cuor suo. Il Signore disse: ยซSterminerรฒ dalla terra lโ€™uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perchรฉ sono pentito dโ€™averli fattiยป. Ma Noรจ trovรฒ grazia agli occhi del Signoreโ€ (Genesi 6,6-7).

Il testo ci fa riflettere come, sia ieri che oggi, le scelte che lโ€™uomo compie liberamente hanno conseguenze sugli altri uomini, sulla natura e sul futuro delle generazioni: lโ€™irresponsabilitร  e lโ€™immoralitร  conducono alla rovina e allโ€™autodistruzione.

โ€œFiglio dellโ€™uomoโ€: nel libro di Daniele questo termine si riferiva a un personaggio trascendente, di origine divina, figura del Messia che doveva venire: โ€œGuardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a luiโ€ (Daniele 7,13). Gesรน ha attribuito a se stesso questo titolo per preannunciare la sua passione, la sua risurrezione e il suo ritorno escatologico trionfale.

  1. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrร  portato via e lโ€™altro lasciato. 41. Due donne macineranno alla mola: una verrร  portata via e lโ€™altra lasciata.

Gesรน porta come esempio le attivitร  ordinarie di due contadini e di due donne, colti nella ferialitร  delle azioni. Diversa รจ la modalitร  e lโ€™intenzione con cui si applicano nel lavoro.

Il tempo non รจ nelle nostre mani, ma รจ in nostro potere scegliere come vivere il tempo che ci รจ dato, sapendo che presto o tardi ci aspetta il giudizio di Dio.

โ€œPreso/a โ€“ lasciato/aโ€: alla venuta del Messia, cโ€™รจ chi viene salvato e chi viene abbandonato. Il Signore, che conosce il nostro intimo, che usa pazienza con tutti noi, che lascia crescere il grano buono con la zizzania, che fa sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi, nel momento del giudizio, assegnerร  una diversa ricompensa, che dipende dal nostro operato. La salvezza non dipende da quello che facciamo, che puรฒ essere piรน o meno importante agli occhi del mondo, ma dal cuore, dallโ€™afflato con cui operiamo.

  1. Vegliate dunque, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore vostro verrร .

Il termine โ€œvegliareโ€ non significa โ€œnon dormireโ€ fisicamente, ma avere sempre lo spirito pronto a capire quanto sta avvenendo e ciรฒ che Dio sta compiendo nella storia. Vegliare vuol dire non abituarci agli eventi, non chiuderci nellโ€™indifferenza. Vegliare รจ una vigilanza interiore, che non si ferma al contingente, ma che cerca il senso dellโ€™esistenza, il fine della vita. La certezza che ci tiene desti รจ basata sul ritorno del Signore Gesรน, che sicuramente verrร  come Risorto e Glorioso. Evitiamo di adagiarci nel quieto vivere, ma cerchiamo di fare del bene, finchรฉ siamo in tempo, finchรฉ non arriveremo allโ€™incontro con il Signore Risorto, nostra meta finale.

  1. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la

Diversi sono i modi con cui un ladro poteva entrare in una casa palestinese: aprire un varco nel soffitto, praticare un foro nelle pareti di malta o paglia, scavare un tunnel sotto il muro. Il senso della piccola parabola riguarda la necessitร  di vigilanza, che deve accompagnare i nostri giorni sulla terra, mantenendo forte la speranza.

Quante volte i giornali parlano di persone che muoiono allโ€™improvviso! Incidenti, infortuni, disastri: quante notizie tragiche. Potremmo essere chiamati anche noi a lasciare in modo repentino ogni cosa. Facciamo in modo di avere sempre pronto il bagaglio dellโ€™onestร , del lavoro assiduo, della coscienza retta, dellโ€™amore incondizionato, della fede incrollabile. Risponderemo con gioia alla chiamata di Dio che ci ammetterร  nel Regno Eterno di Pace e di Amore.

โ€œQuale ora della notteโ€: in Palestina le ore della notte erano suddivise secondo una scansione precisa: dalle 18:00 alle 21:00 (sera) prima veglia; dalle 21:00 alle 24:00 (mezzanotte) seconda veglia; dalle 24:00 alle 3:00 (canto del gallo) terza veglia; dalle 3:00 alle 6:00 (mattino) quarta veglia.

  1. Perciรฒ anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomo.

Lโ€™unica potenza vittoriosa รจ lโ€™amore per Dio e per il prossimo che porta al sacrificio di se stessi. Il trionfo della Croce รจ la certezza che ci consente di resistere in mezzo agli sconvolgimenti e alle tragedie del mondo. Gesรน si rivolge ai suoi discepoli di ieri e di oggi. Esorta a stare pronti, cioรจ ad essere solleciti a fare il bene, disponibili alla caritร  fraterna, vigilanti nel riconoscere gli avvertimenti.

Vivere nella sobrietร , senza sperperare le risorse del pianeta, nella serena adesione alla volontร  di Dio puรฒ fare della vita sulla terra una gioiosa attesa del Signore che viene.

Disarmiamo il nostro cuore e rivestiamoci di luce, cioรจ rendiamoci conformi a Gesรน Cristo, facendo nostri i suoi sentimenti.

Realizziamo la nostra vocazione di figli di Dio e approfittiamo del tempo dellโ€™Avvento, che inizia questa domenica, per vivere ogni istante nellโ€™attesa del Signore. Prepariamoci ad accoglierlo con gioia, come si attende una Persona cara, un Amico fidato, lo Sposo dellโ€™anima, la Misericordia infinita, il Salvatore appassionato. Egli risponderร : โ€œEccomi, sono la tua salvezza, per sempreโ€.

Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia