don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2022

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Il cieco nato vuole vedere Gesù e inizia a gridare per farsi raggiugnere da Gesù. Ma la gente gli intima di tacere. 

Quando il nostro desiderio di infinito si affaccia, c’è sempre qualcuno che o con la derisione o con il cattivo esempio ci scoraggia. Invece Gesù vuole che perseveriamo perché vuole salvarci. Proprio come fa con quell’uomo.

Il punto di forza di quel cieco è riconoscersi peccatore, ammettere di essere inferiore al Signore. E grida per ben due volte una professione di fede di alta teologia: Figlio di Davide, abbi pietà di me!

Gesù si ferma e ha pietà di quell’uomo perché sa riconoscersi peccatore. Quindi lo guarisce, lo salva, lo eleva alla sua stessa dignità. A volte noi ci vogliamo sostituire al Signore giustificando le nostre malefatte e credendo di essere perfetti. Questo ci rende ciechi di scoprire la verità e l’amore di Dio. 

Oggi nella tua preghiera personale chiedi al Signore di insegnarti a riconoscere quei limiti che non ti permettono di vedere e di sperimentare il suo amore.

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