don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2022

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Cielo e terra uniti nella preghiera d’intercessione e di suffragio

Nella festa di Ogni Santi ci siamo uniti al coro degli angeli e dei santi per lodare e ringraziare Dio insieme a loro. Nella preghiera facciamo festa perché ringraziamo il Signore, gli chiediamo perdono per i nostri peccati e supplichiamo il suo aiuto.

A tutti i Santi abbiamo chiesto d’intercedere per noi affinché la sovrabbondanza di amore, che scorre come fiumi nel cielo, possa raggiungere noi pellegrini sulla terra permettendoci di ravvivare nel cuore il dono della fede e riflettere sul nostro volto per gli altri la luce dell’amore di Dio.

Oggi la preghiera assume un aspetto più mesto, ma non meno intenso e pregno di speranza. Insieme a tutti i defunti facciamo comune memoria della promessa di Gesù di farci risorgere nell’ultimo giorno. Esso non è il giorno che segna il termine della nostra vita, ma quello che inaugura il fine della nostra esistenza e il compimento del nostro cammino. Infatti, non siamo nati per morire ma per vivere da risorti come Gesù Cristo e insieme a Lui. La preghiera, in particolare l’eucaristia, è il memoriale del passaggio dalla morte alla vita di Gesù a cui Egli associa tutti coloro che credendo si uniscono al Lui.

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La commemorazione non è dunque un semplice ricordo dei nostri defunti, ma un’occasione d’incontro con loro in Gesù e fare comunione. Egli, infatti, è il ponte che permette la comunicazione d’amore tra il cielo e la terra, tra l’aldilà e l’aldiquà.

La preghiera di suffragio è ringraziamento per il dono dei nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nella Casa del Padre, è invocazione umile e corale della misericordia che riconcilia i peccatori e risana le ferite delle umane debolezze, ed è richiesta di aiuto affinché la Luce eterna possa splendere come consolazione per i defunti e per noi, pellegrini sulla terra, come segno di speranza. 

Commento a cura di don Pasquale Giordano

FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]