don Giovanni Berti (don Gioba) โ€“ Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2022

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Riflessi rivoluzionari

Ho sempre amato nelle fotografie i giochi con i riflessi. Mi piace fotografare qualche edificio, qualche pianta e anche persone attraverso un piccolo specchio dโ€™acqua di una fontana o laghetto, o addirittura di una pozzanghera. Tante volte se trovo un piccolo specchio dโ€™acqua lasciato dalla pioggia per terra, anche in mezzo alla strada , mi accovaccio e cerco di riprendere le cose dal basso verso lโ€™alto, rovesciando le prospettive e i punti di vista, e quello che potrebbe essere uno scatto normale diventa originale e inedito.

E quando faccio cosรฌ posso anche immaginare che qualcuno che mi vede si domandi cosa cavolo sto facendo inquadrando una stupida pozzanghera con tutto quello che di molto piรน bello cโ€™รจ attornoโ€ฆ
รˆ davvero questione di punti vista e di voglia di vedere le cose non al solito modo ma rovesciando le convenzioni, e questo se vale per le foto molto di piรน vale nella vita, nella relazione con Dio e con gli altri.

รˆ quello che viene raccontato nel brano di Vangelo di questa domenica, e lโ€™evangelista Luca รจ davvero bravo a restituirci la fotografia di questo incontro straordinario tra Gesรน e Zaccheo. Gesรน attraversa Gerico e ha appena guarito un cieco, e siamo dunque in un racconto di guarigione della vista non tanto fisica ma spirituale. Cโ€™รจ questo uomo piccolo, di nome Zaccheo, che ci viene descritto in tutta la sua piccolezza sociale, essendo lui capo degli odiati pubblicani e persino ricco. Per i contemporanei di Gesรน per la professione che fa รจ un vero impuro e notoriamente disonesto.

Lโ€™essere ricco lo rende negativo anche secondo lo stesso racconto del Vangelo, nel quale spesso la ricchezza viene vista come uno dei maggiori ostacoli per lasciarsi incontrare da Dio. Zaccheo piccolo uomo, non tanto come statura fisica, ma dal punto di vista morale e sociale ha perรฒ dentro di sรฉ il desiderio di vedere Gesรน.

Questo desiderio insopprimibile รจ la vera scintilla indispensabile che rende possibile lโ€™incontro. Zaccheo per quanto lontano da Dio possa apparire, ha dentro questa spinta di vedere Gesรน, realizzando anche un pur minimo e remoto incontro. Lโ€™evangelista sembra un poโ€™ giocare con lโ€™ironia riportandoci anche il nome di questโ€™uomo, che verrร  pronunciato anche da Gesรน.

Il nome Zaccheo infatti significa โ€œil puroโ€, dove per โ€œpurezzaโ€ significa possibilitร  di incontrare Dio. Zaccheo รจ davvero tuttโ€™altro che puro, degno di Dio. Ma lo troviamo sul sicomoro, luogo strano e inusuale, che poteva essere solo un podio alto per vedere da lontano, eppure diventa luogo di incontro vero e definitivo tra lui e Gesรน. Zaccheo vede Gesรน dallโ€™alto verso il basso, mentre Gesรน vede Zaccheo dal basso verso lโ€™alto. Sono le prospettive rovesciate che capovolgono, rivoluzionano in senso letterale, lโ€™idea di Dio. Dio non ci guarda dallโ€™alto in basso, facendoci sentire sempre piรน piccoli e indegni, ma nellโ€™esperienza dellโ€™uomo Gesรน, Dio ci guarda dal basso in alto, con un moto di misericordia unico.

โ€œZaccheoโ€ฆ devo fermarmi a casa tua!โ€. รˆ Gesรน che โ€œdeveโ€, non Zaccheo! รˆ Dio che fa qualcosa per questโ€™uomo che ha solo aperto uno spiraglio e viene letteralmente invaso da Dio stesso.

Gesรน vede la bellezza di Zaccheo ancora prima che lui stesso la scopra dentro di sรฉ, e la fa emergere. Guardando Zaccheo non come piccolo uomo ma come โ€œfiglio di Abramoโ€ cioรจ come tutti gli altri degni di Dio, anche attraverso la pozzanghera della sua vita, Gesรน vede se stesso, vede lโ€™uomo capace di generositร , di dono. Gesรน rovesciando lo sguardo anche a costo di apparire pazzo e impuro lui stesso (โ€ฆtutti mormoravano: ยซรˆ entrato in casa di un peccatore!ยป), mostra a tutti noi la bellezza nascosta in Zaccheo che sentendosi guardato con amore genera gesti dโ€™amore vero.

โ€œZacchรจo, alzatosi, disse al Signore: ยซEcco, Signore, io do la metร  di ciรฒ che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tantoยปโ€.
Zaccheo si alza, diventa alto nel cuore, risorge e sale piรน in alto di quel che pensava allโ€™inizio salendo sullโ€™albero, e la sua vita cambia se stesso, cambia il mondo.

Siamo capaci anche noi di uno sguardo cosรฌ? Sono capace di guardare il prossimo non dal solito punto di vista, ma da quello rivoluzionario di Gesรน? Se imparo a inquadrare la mia vita e il mondo attorno a me attraverso il piccolo specchio del Vangelo, scoprirรฒ anche dentro di me una bellezza che non che da solo non vedevo e che Dio stesso ha messo in me con amore.

don Giovanni

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Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โ€œin arte don Giobaโ€)