fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2022

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Oggi non è la festa di Giuda iscariota, sia chiaro, e non è nemmeno la festa di Simone Pietro; infatti, tra gli apostoli ce n’erano due di nome Giuda e ce n’erano anche due di nome Simone. Oggi festeggiamo due apostoli di cui non sappiamo praticamente nulla, Simone e Giuda, eccetto i loro nomi che sono nell’elenco degli apostoli.

Penso che questo sia confortante, per la moltitudine di discepoli di Gesù, uomini e donne che hanno ascoltato con devozione la sua parola e lo hanno seguito secondo le loro forze, durante questi due millenni che ci separano dalla nascita di Gesù.

Ed i nomi di questi discepoli sconosciuti non stanno scritti da nessuna parte, la storia della loro vita è andata perduta nel tempo, si potrebbe forse pensare che non abbiano lasciato alcuna traccia dietro di loro, e forse è vero non hanno lasciato tracce alle spalle, ma il loro cammino non si è fermato, i loro nomi sono scritti nei cieli. Gesù ancora oggi continua a chiamare noi e a chiamare nuove persone alla sua sequela.

E noi dobbiamo sempre rimanere coscienti che non è il successo che avremo nella vita a decretare se siamo stati buoni discepoli o perfino buoni apostoli. Ci sono cose che solo Gesù vede, per questo il nostro punto di riferimento, la misura del valore delle nostre azioni, non lo capiamo dal lavoro che facciamo, e nemmeno dal successo che abbiamo, ma dalla nostra adesione a Gesù.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano