fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 27 Ottobre 2022

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Sono sicuro che molti di voi conoscono quella bellissima canzone intitolata: su ali d’aquila. Una canzone ispirata al salmo 91, dove Dio ci invita a fidarci di lui, a confidare in lui, a rifugiarci sotto le sue ali, come sotto le ali di un’aquila, per trovare rifugio nei momenti di prova. Gesù oggi ci dice qualcosa di altrettanto bello, anzi, ancora più bello: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali.

Gesù si presenta a noi come una chioccia e noi siamo i suoi pulcini, una immagine di grande tenerezza e amore, che esprime non solo la protezione, la chioccia infatti raduna i pulcini sotto di sé per proteggerli dalle aggressioni, ma anche per scaldarli per tenerli stretti a sé con affetto.

Purtroppo, questa bellissima raffigurazione di Gesù come una chioccia non viene molto utilizzata, anche perché il Vangelo non prosegue molto bene. Infatti, Gesù dice: io avrei voluto raccogliervi così, ma voi non avete voluto. Siamo pulcini ribelli, che scappano da tutte le parti, e poi ci chiediamo come mai siamo così facilmente preda del nemico? Come mai ci sentiamo dispersi in questo mondo nel freddo della solitudine?

La risposta è semplice: perché ci siamo allontanati da lui, da Gesù. Non è Gesù che ci punisce, ma siamo semplicemente noi che siamo fuggiti da lui. Ma quando torneremo a dire: Benedetto colui che viene nel nome del Signore, quando torneremo a inginocchiarci a Dio riconoscendolo come nostro unico Signore, lui certo ci accoglierà di nuovo con sé, perché questo è il suo desiderio, questa la sua volontà, radunarci come una chioccia sotto le sue ali.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano