don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2022

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SAZIATI NELLA CHIESA DAL MOLTO AMORE DELLโ€™AGNELLO POSSIAMO OFFRIRLO A TEMPO OPPORTUNO A CHIUNQUE CI CHIEDA MOLTO DI NOI PER SENTIRSI AMATO

Mercoledรฌ della XXIX Settimana del Tempo Ordinario

LA LUCE DELLโ€™AMORE OLTRE LA SIEPE DEL MORALISMO

Il Signore โ€œconoscevaโ€ la volontร  del Padre, sapeva che era giunta la sua ora; nessun altro poteva entrarvi per curare le โ€œpiaghe che non si lasciano toccare che con mani trafitte da chiodiโ€ (Franรงois Mauriac), per inginocchiarsi dinanzi ai piedi che non si lasciano lavare che dal suo sangue. I piedi di Pietro e degli apostoli, i nostri piedi, che hanno lasciato orme di dolore e peccati sino ad oggi, perdonati uno ad uno, sino a questโ€™ultimo testardamente commesso, perchรฉ Gesรน ci ama sino โ€œalla fineโ€. Nessuno di noi โ€œconosceva la volontร  di Dioโ€, per questo abbiamo fatto cose โ€œmeritevoli di percosseโ€, come il mondo.

Ma ne abbiamo โ€œricevute pocheโ€, nulla in relazione al male commesso. abbiamo gustato lโ€™amara conseguenza dei peccati, ma siamo ancora qui, ad ascoltare la Parola, a nutrirci dei sacramenti. Le โ€œpercosseโ€ destinate a noi, infatti, si sono abbattute su Gesรน, carne crocifissa e sangue versato per trasformarci โ€œin una nuova forma di essere, nellโ€™apertura per Dio e nella comunione con Luiโ€ (Benedetto XVI). Questo mistero si rinnova ogni giorno nella Chiesa, dove il Signore parla โ€œa noiโ€ per salvare โ€œtuttiโ€. Ci chiede anche oggi se abbiamo โ€œcapitoโ€ che cosa Egli ha fatto nella nostra vita. Ne va della nostra โ€œbeatitudineโ€, del nostro compimento in terra e in cielo.

โ€œSapendoโ€ che la โ€œvolontร  del Padroneโ€ รจ โ€œdarci moltoโ€ di sรฉ, e โ€œaffidarci il moltoโ€ del suo amore, โ€œsaremo beatiโ€ se lo accoglieremo, per realizzare il โ€œlavoroโ€ nel quale essere โ€œprontiโ€ in attesa del suo ritorno. Ogni โ€œoraโ€ puรฒ essere quella di Cristo che viene a compiersi in noi. Siamo infatti โ€œamministratoriโ€ dei beni di Dio, non conduciamo noi la storia e nulla ci appartiene. Ci ha scelti per essere โ€œservi fedeliโ€ come Giuseppe, il figlio di Giacobbe. Eโ€™ lui la profezia del Servo di Yahwรจ, che nella discesa โ€“ ingiusta โ€“ agli inferi del tradimento e della prigione, ha imparato la โ€œfedeltร โ€ alla chiamata ben chiara sin da piccolo, e la โ€œsaggezzaโ€ nel discernere in ogni evento, anche i piรน tragici, lโ€™opera di Dio: โ€œNon voi mi avete venduto, dirร  ai fratelli, ma il Signore mi ha inviato qui prima di voi proprio per sfamare voi, come oggi accadeโ€.

Giuseppe รจ figura del Servo di Dio, Gesรน, che nella morte di Croce รจ stato fedele e saggio nel discernere la โ€œnecessitร โ€ di quellโ€™angusto cammino per poter dare da mangiare la salvezza a ogni uomo: โ€œNessuno mi toglie la vita, ma sono io che la donoโ€, e cosรฌ รจ stato. Eโ€™ vero che le mani degli empi, le nostre, lo hanno crocifisso, ma Lui sapeva che su quel Legno benedetto lo aveva inviato il Padre, prima di noi e per noi. Il Signore โ€œconoscevaโ€ la volontร  del Padre, sapeva che era giunta la sua ora. โ€œFedeltร  e saggezzaโ€, allora, significa โ€œamministrareโ€ con la giustizia della Croce, seguendo le orme di Cristo; proprio per essersi offerto nellโ€™umiliazione del Calvario, Gesรน รจ stato โ€œcostituitoโ€ Signore e โ€œcapoโ€ per โ€œdistribuireโ€ a ogni uomo la โ€œrazioneโ€ dโ€™amore di cui ha bisogno. Siamo chiamati a seguire il suo โ€œesempioโ€, senza temere che โ€œil ladro scassiniโ€ la casa della nostra vita, perchรฉ il Padre ne ha fatto cibo offerto gratuitamente a chi ci รจ โ€œaffidatoโ€.

Invece la croce ci spaventa e sembra โ€œritardareโ€ lโ€™avvento del Signore. Le ore spesso insignificanti, le frustrazioni, sono il luogo dove siamo chiamati a โ€œservireโ€ il coniuge, i figli, i fedeli affidati. Ma spesso non lo accettiamo, e cerchiamo di riempirle con le alienazioni, โ€œmangiando e bevendoโ€ e โ€œubriacandociโ€ con il piacere per non soffrire. Cosรฌ, โ€œquando non ce lo aspettiamoโ€, arriva il Signore, attraverso una persona o un fatto, e ci ritroviamo tra gli โ€œinfedeliโ€; ci scopriamo cioรจ senza fede, pagani nel cuore e nella mente. E non possiamo โ€œdare la razione di ciboโ€ โ€“ lโ€™amore, la pazienza, il perdono, una parola di veritร  e consolazione โ€“ perchรฉ non abbiamo saputo entrare in quel โ€œa suo tempoโ€, il tempo del fratello affamatoโ€ฆ La triste conseguenza รจ la condanna a passare il tempo in quel โ€œposto riservato agli infedeliโ€, che รจ il non senso e lโ€™incapacitร  di amare, un anticipo dellโ€™inferno.

Mentre quello che ci presenta la volontร  di Dio, anche quando sembra una stucchevole routine incartata nellโ€™indifferenza dellโ€™altro, รจ pieno di luce e di pace, un antipasto del paradiso; solo entrandoci e restandoci si puรฒ vivere autenticamente! Fare la volontร  di Dio, purissima dove non ci รจ consentito far nulla di ciรฒ che vorremmo: questo รจ essere cristiani, vivere nudi come Cristo sulla Croce, per offrire, semplicemente, noi stessi. Nessuno puรฒ vivere cosรฌ, se non รจ scelto per essere servo nel Servo. Ma ti assicuro, anche se la superbia ce la mette tutta per riprendersi quello che sta perdendo, e cadiamo peccando infantilmente tra gelosie e invidie, servire รจ il segreto della gioia vera, la beatitudine che ci sazia di Lui, lโ€™amore che nessuno e nulla puรฒ toglierci. La sofferenza ci purifica e โ€œsalaโ€ i beni per impedirci di vivere โ€œinfedelmenteโ€, cioรจ servendo noi stessi.

Chi vive per se, infatti, โ€œpercuoteโ€ con parole e ricatti chi gli รจ donato, per saziare irragionevolmente i suoi istinti. Ma coraggio, non siamo piรน grandi del Padrone che ci ama come amici, il suo cammino รจ il nostro; passa per dove non vorremmo andare, ma giunge alla beatitudine che la carne detesta, e lo Spirito desidera da sempre: lโ€™ultimo posto, quello piรน in basso di tutti, in ginocchio davanti al fratello. Solo lรฌ, dove oggi la storia ti metterร , โ€œsarai beato mettendo in praticaโ€, lasciando cioรจ che Cristo realizzi in te lโ€™amore che si dona gratuitamente. Ogni volto che ci รจ accanto รจ il โ€œmolto che ci รจ stato affidatoโ€; ci sarร  richiesto โ€œmolto di piรนโ€, cioรจ il prossimo raggiunto dalla riconciliazione, dal perdono, dalla speranza, dalla pace, dalla gioia; da Cristo, che รจ il โ€œdi piรนโ€ che realizza ogni uomo.

โ€œCi รจ stato dato moltoโ€ amore nella Chiesa, no? Eโ€™ per gli altri, perchรฉ sia moltiplicato in loro attraverso lโ€™annuncio del Vangelo e il dono della nostra vita, testimonianza credibile della โ€œbeatitudineโ€ preparata per tutti.

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