Dopo gli eventi dedicati alla musica, al teatro e alle arti figurative, è ora il cinema ad essere il protagonista di “Una porta verso l’infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, progetto promosso dall’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Cultura.
Lunedì 7 maggio, alle 19.30, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, si svolgerà In dialogo: Fede e Cinema, incontro che vedrà illustri ospiti confrontarsi sulla “settima arte” e sul suo rapporto con la spiritualità.
L’evento è realizzato insieme a Il Cortile dei Gentili, istituzione diretta dal cardinale Gianfranco Ravasi che ha come obiettivo il rilancio del dialogo tra cristianesimo e cultura contemporanea, e in partenariato con H2onews, servizio informativo multimediale cattolico.
Protagonisti dell’incontro del 7 maggio saranno il celebre regista Ermanno Olmi, padre Virgilio Fantuzzi, critico cinematografico de La civiltà cattolica; padre Laurent Mazas, direttore de Il Cortile dei Gentili. Modera il giornalista Raffaele Luise.
Il dialogo prenderà le mosse dal recente film di Olmi “Il Villaggio di cartone”, dedicato al tema della carità nell’accoglienza degli immigrati e dei diversi nelle nostre società “cristiane”. L’immagine forte di una chiesa che si spoglia di tutto, per farsi casa accogliente di un gruppo di immigrati clandestini, è il segno radicale -ci ha anticipato il regista- «di quella carità che è il punto più alto dell’amore, e la chiave di volta stessa del cristianesimo, al punto che nel film mi sono azzardato a dire che la carità è più della fede, perché la fede qualche volta può distrarci dalla carità, mentre la carità certamente non ci distrae da Dio».
Da parte sua, padre Virgilio Fantuzzi spiegherà perché Ermanno Olmi è un regista di forte ispirazione cristiana, nonostante la sua riluttanza alle etichette e alcune interpretazioni fuorvianti dei suoi ultimi film.