«Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Ci sono domande autentiche, e poi ci sono domande retoriche. Le prime conducono alla verità, le seconde invece sono solo modi per cercare di avere sempre ragione. La bellissima domanda che viene posta a Gesù ha il difetto di essere stata posta per metterlo alla prova e non per trovare la verità. Per questo Gesù risponde domandando a sua volta quello che c’è scritto nella Legge.
“Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai»”.
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Ma chi conosce teoricamente la risposta ha però bisogno di comprendere anche qual è il vero senso di ciò che conosce. Il dottore della legge che ha interrogato Gesù chiede ulteriori spiegazioni perché vuole giustificarsi, ma imprevedibilmente si ritrova con una spiegazione che gli cambia completamente prospettiva. È così che nasce la parabola del buon Samaritano, per dare spiegazioni a un uomo così.
Ciò che conta, però, è che quello che spiega Gesù nella parabola è davvero una mappa da seguire per comprendere in pratica che cosa sia l’amore. La scena è semplice: un uomo ha una brutta esperienza con dei briganti. Lo derubano, lo picchiano e lo lasciano mezzo morto a terra. Passano prima un sacerdote e poi un levita, ma tirano dritto senza fermarsi.
Invece un Samaritano passando si ferma, lo soccorre, lo carica sul suo giumento, lo porta in una locanda, paga per lui. Ecco la grande lezione: l’amore è il contrario dell’indifferenza. L’amore è compromissione con la vita di chi “casualmente”, come dice il Vangelo, incrociamo nella nostra vita.
L’amore non è riconoscere il prossimo ma farsi prossimi, diventare noi ciò che cerchiamo negli altri. Nessuno, dopo una spiegazione simile, può accontentarsi di sapere solo la teoria, perché l’amore è una questione pratica.
Fonte: nellaparola.it
NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK DI DON LUIGI
«Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Il Vangelo di Luca di oggi è esplicito nel dirci che il dottore della Legge che fa questa domanda lo fa essenzialmente per mettere alla prova Gesù, ma gli siamo comunque grati perché grazie a questa domanda Gesù ci ha regalato la parabola del buon Samaritano.
Infatti ciò che Gesù ha a cuore di dire è molto semplice: si fa esperienza di vita eterna quando si vive la compassione. La storia raccontata è costruita sull’assordante silenzio di chi dovrebbe in realtà essere il protagonista, cioè il malcapitato che viene rapinato e lasciato mezzo morto a terra.
Quest’uomo in tutta la storia non dice una sola parola, non chiede nemmeno aiuto, non ringrazia, non fa davvero nulla. […] Continua a leggere qui.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK