Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 30 Settembre 2022

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Commento al brano del Vangelo di Lc 10, 13-16

La realtà è piena di prodigi. La nostra vita è piena di prodigi: persone che amano e si scoprono amate, lo stupore della natura e del mondo che ci accoglie nonostante lo maltrattiamo, piccoli segni quotidiani di bellezza, di benevolenza, di fede, di luce, di pace. Ma, come si dice, a chi ha la bocca amara anche il miele sembra amaro.

Perché se non sviluppiamo in noi uno sguardo interiore, la capacità di vedere oltre, se non abbiamo il colpo d’ala e la smettiamo di guardare al nostro ombelico, se non la smettiamo, infine, di sentirci sempre al centro del mondo e di amplificare i nostri problemi sentendoci vittime degli altri (e di Dio), questi prodigi non li riusciamo a riconoscere.

E così Corazin e Betsaida, città devote, convinte di essere nel giusto, orgogliose del proprio passato, si fanno scavalcare dalle città pagane maledette di Tiro e Sidone, perché queste ultime hanno saputo riconoscere il prodigio della presenza di Dio.

Non sediamoci, oggi, sulle nostre certezze!

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