don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2022

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Ti è mai capitato di dire: se lo avessi saputo prima l’avrei fatto anche io! Oppure: se mi avessero detto che era una cosa così bella non me la sarei lasciata sfuggire!

Dio ci dona la fede grazie a quei genitori che hanno ancora il coraggio di battezzare i figli facendo loro un regalo celeste, diremmo anche divino!

La Chiesa antica ha preso la sana abitudine di iniziare alla fede i bambini quando ancora erano piccolissimi. Era un dono spirituale che veniva concesso a questi piccoli perché da subito diventassero figli di Dio (non si diventa figli da grandi, ma dalla nascita!) e perché avessero la forza dello Spirito Santo che li aiutasse a crescere in saggezza e in santità.

A questa abitudine, ormai fagocitata dall’imperante secolarismo che segue mode lontane da Dio, si affianca la malsana convinzione che la fede sia qualcosa di personale e intimistico. Quando si vive una bella esperienza la si vuole condividere e quella gioia contagia chi ne riceve testimonianza. Purtroppo nel tempo la fede è stata o imbigottita o annacquata, è diventata o estremista o ha perso di credibilità e senso.

Questo ha portato le nuove generazioni ad allontanarsi dall’unico dono che può dare un senso profondo alla vita. Sono aumentati gli omicidi, i suicidi, le discriminazioni, l’individualismo… Forse è il momento che ciascuno esamini la propria coscienza e si chieda che tipo di fede sta vivendo e che tipo di testimonianza sta trasmettendo.

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