Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 13 Settembre 2022

510

Del testo odierno non va fatta una lettura in chiave miracolistica.

Gesù non è da ammirare e seguire perché “ mi fa il miracolo “.

Questa concezione della fede, piuttosto immatura ma, ahimè, notevolmente diffusa, puo’ solo portare, alla lunga, ad abbandonare Gesù se non, addirittura, ad odiarlo.

Chi crede che rivolgendo le sue preghiere a Cristo otterrà sempre quello che vuole, confondendo il Signore con un “ maghetto “, resterà deluso allorquando gli inevitabili eventi tristi della vita gli accadranno.

Inizierà, in quei frangenti, ad inveire contro il Maestro chiedendogli perché non sia intervenuto nonostante le tante preghiere a Lui rivolte.

Il “ giovinetto “ a cui Gesù dice di alzarsi simboleggia ciascuno di noi che, grazie a Cristo, alla sua Parola, torna a vivere passando da una posizione stesa, che si addice ad un morto, ad una eretta, che è propria di un essere vivo, vitale.

Ognuno sostituisca il suo nome al generico “ giovinetto “.

Sentirà Gesù che lo chiama e che gli sta dicendo: “ Antonio, Luisa, dico a te, alzati “.

DICO  A TE.

E’ cosi’.

Gesù dice “ proprio a te “, che pensi di essere vivo, di alzarti, finalmente, e di “ iniziare a camminare “ insieme a Lui.

La fede è “ camminare con Cristo “ qualunque cosa accada e non “ arrestare il cammino “ se accade qualcosa che non ci piace.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.