SABATO 10 SETTEMBRE โ VENTITREESIMA SETTIMANA T. O . [C]
Lโuomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; lโuomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciรฒ che dal cuore sovrabbonda.
ร veritร rivelata che va messa nel cuore: peccato e grazia trasformano lโuomo nella sua stessa natura. Il peccato fa cattivo lโuomo nella sua natura e piรน pecca e piรน la sua natura diviene cattiva. Una natura cattiva non puรฒ produrre che frutti cattivi. La grazia invece trasforma lโuomo in natura di luce, veritร , giustizia, santitร . I suoi frutti saranno sempre di luce, veritร , giustizia, santitร . Attenzione perรฒ a non seguire la dottrina degli scribi e dei farisei, altrimenti รจ la fine di ogni veritร rivelata. Farisei e scribi asserivano che lโuomo buono rimaneva sempre uomo buono. I suoi atti erano ininfluenti alla sua bontร di natura. Lโuomo buono puรฒ commettere qualsiasi delitto, qualsiasi misfatto, qualsiasi trasgressione dei comandamenti, lui perรฒ rimane sempre nella sua bontร di natura.
Lui รจ in eterno ontologicamente ricco di bontร . Mentre, per ragionamento inverso, un pubblicano, un peccatore โ pubblicani e peccatori sono per loro tutti coloro che non sono scribi e farisei โ possono anche convertirsi, fare qualsiasi opera di bene, ma la loro natura รจ sempre natura di peccato. Per essi non cโรจ salvezza e nรฉ redenzione. ร questa lโeresia che annienta tutta la rivelazione data da Dio nellโAntico Testamento, rivelazione secondo la quale chi รจ giusto puรฒ pervertirsi e da giusto divenire ingiusto e chi รจ ingiusto puรฒ convertirsi e da ingiusto divenire giusto. Questo significa che chi vuole produrre frutti di ogni bontร deve non solo divenire di natura buona โ e questa natura buona รจ solo frutto dello Spirito Santo mediante la grazia di Cristo Gesรน. Ma anche significa che se non si lascia fare natura buona, mai potrร produrre frutti buoni.
Questa purissima rivelazione, creatrice della vera e perfetta antropologia soprannaturale, ci dice che lโeducazione che si impartisce, se รจ data ad un uomo la cui natura รจ cattiva, anche se essa รจ eccellente e sublime, rimane sempre parola detta ad un uomo che non potrร mai operare il bene secondo purezza di giustizia e di veritร . ร come se noi facessimo un corso di ginnastica ad un uomo che รจ paralitico fin dalla nascita. Le nozioni possono essere anche eccellentissime, la natura mai potrร fare quello che noi le insegniamo. Perchรฉ la natura possa fare ciรฒ che le insegniamo, รจ necessario che noi prima diamo la guarigione al paralitico e poi lui da vero guarito potrร seguire ogni nostra buona regola. Gesรน ha insegnato le regole necessarie per vivere da veri figli del regno di Dio.
Alla veritร , alla luce, alla Parola, allโinsegnamento ha anche aggiunto la sua grazia. Lui non รจ come Mosรจ che dona solo la Legge, Lui รจ venuto per dare la grazia รจ la veritร . Si diviene alberi buoni per lโaccoglienza della veritร e della grazia di Cristo Gesรน. Si rimane alberi buoni se perennemente ci alimentiamo di Cristo veritร e grazia. Se ci separiamo da questi divini ed eterni alimenti, a poco a poco la corazza soprannaturale che protegge il nostro albero buono cede e la vecchia natura, lโalbero cattivo che eravamo ritorna con prepotenza e ogni arroganza in noi. Non produciamo piรน frutti buoni. Abbiamo perso la nostra natura buona. Produciamo frutti cattivi perchรฉ siamo ritornati nella natura cattiva.
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 6,43-49
Piรน ci si immerge nel male e piรน cattivo diviene lโalbero. Piรน ci si nutre di veritร e grazia e piรน lโalbero diviene buono. Quando ci accorgiamo che il nostro albero รจ divenuto ottimo? Quando della Parola del Signore osserviamo anche i precetti piรน piccoli. ร la Parola osservata la vera misura della bontร o della cattiveria del nostro albero. Se osserviamo tutta la Parola di Gesรน, in ogni suo precetto, anche nei minimi precetti, noi siamo alberi buoni e cresciamo come alberi buoni. Il nostro albero รจ piantato nel buon terreno della Parola del Vangelo.
Se invece non osserviamo la Parola del Signore, se rifiutiamo ad essa la nostra obbedienza, se una parola la viviamo e molte altre le trascuriamo, questo attesta che il nostro albero non รจ piantato nel cuore di Cristo Gesรน, la nostra casa non รจ edificata sulla solida roccia del Vangelo. Mai potremo produrre un solo frutto di vita eterna.
Quando noi non solo non obbediamo alla Parola, ma aggiungiamo alla disobbedienza ogni eresia e falsitร al fine di dichiarare natura di bene la nostra natura di male, allora si puรฒ anche giungere a commettere il peccato contro lo Spirito Santo. La Madre di Dio venga in nostro aiuto. Ci liberi da un cosรฌ grande peccato, che ci fa rei di morte eterna. Per questo peccato non cโรจ perdono.