SABATO 03 SETTEMBRE โ VENTIDUESIMA SETTIMANA T. O . [C]
E diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo รจ signore del sabatoยป.
Il Siracide chiama i divini comandamenti: โLegge di vita e di intelligenzaโ. Essi furono dati dal Signore a Mosรจ, scritti su due tavole di pietra con il dito di Dio: โAbramo fu grande padre di una moltitudine di nazioni, nessuno fu trovato simile a lui nella gloria. Egli custodรฌ la legge dellโAltissimo, con lui entrรฒ in alleanza. Stabilรฌ lโalleanza nella propria carne e nella prova fu trovato degno di fede.
Per questo Dio gli promise con giuramento di benedire le nazioni nella sua discendenza, di moltiplicarlo come la polvere della terra, di innalzare la sua discendenza come gli astri e di dar loro unโereditร da mare a mare e dal fiume fino allโestremitร della terra. Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa grazie ad Abramo, suo padre. La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza Dio fece posare sul capo di Giacobbe; lo confermรฒ nelle sue benedizioni, gli diede il paese in ereditร : lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribรน.
Da lui fece sorgere un uomo mite, che incontrรฒ favore agli occhi di tutti, amato da Dio e dagli uomini: Mosรจ, il cui ricordo รจ in benedizione. Gli diede gloria pari a quella dei santi e lo rese grande fra i terrori dei nemici. Per le sue parole fece cessare i prodigi e lo glorificรฒ davanti ai re; gli diede autoritร sul suo popolo e gli mostrรฒ parte della sua gloria. Lo santificรฒ nella fedeltร e nella mitezza, lo scelse fra tutti gli uomini. Gli fece udire la sua voce, lo fece entrare nella nube oscura e gli diede faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e dโintelligenza, perchรฉ insegnasse a Giacobbe lโalleanza, i suoi decreti a Israele (Sir 44,19-45,5).
Nel Deuteronomio si attesta che nessuna nazione sulla terra ha leggi e norme giuste come รจ tutta la legislazione data da Dio al suo popolo: โOra, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinchรฉ le mettiate in pratica, perchรฉ viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciรฒ che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
I vostri occhi videro ciรฒ che il Signore fece a Baal-Peor: come il Signore, tuo Dio, abbia sterminato in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor; ma voi che vi manteneste fedeli al Signore, vostro Dio, siete oggi tutti in vita. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perchรฉ le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perchรฉ quella sarร la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: โQuesta grande nazione รจ il solo popolo saggio e intelligenteโ. Infatti quale grande nazione ha gli dรจi cosรฌ vicini a sรฉ, come il Signore, nostro Dio, รจ vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come รจ tutta questa legislazione che io oggi vi do?โ (Dt 5,1-8).
Se i Comandamenti del Signore sono leggi di vita e dโintelligenza, sono leggi e norme le piรน giuste e le piรน sante di tutta la terra, potranno essi condurre una vita alla morte per mancanza di cibo in giorno di sabato, perchรฉ essi proibiscono ad un uomo di poter raccogliere delle spighe al fine di attutire un poco la sua fame e riprendere forza per continuare a vivere? Se sono leggi di morte รจ segno che dallโuomo sono stati trasformati in leggi di stoltezza e di insipienza. Sempre il peccato trasforma le leggi dโintelligenza e di vita in leggi di morte e si stoltezza. Questo accade perchรฉ lo Spirito Santo non governa piรน nรฉ mente e nรฉ cuore a causa del peccato che si รจ impossessato del cuore e delle tenebre che esso genera nella mente.
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 6,1-5
Gesรน non solo รจ senza peccato. In piรน lui quotidianamente cresce in sapienza e grazia. Con la sapienza che governa il suo spirito e con lโintelligenza che sempre lo muove, dona ad ogni comandamento la sua veritร di origine. Essi sono per la vita dellโuomo, non per la sua morte. Non potrebbe essere se non cosรฌ, dal momento che essi vengono dal cuore del Padre, che รจ il Dio della vita. Ecco perchรฉ Lui puรฒ dire: โIl Figlio dellโuomo รจ signore del sabatoโ.
ร Lui che dona la veritร al sabato, secondo la veritร che รจ nel cuore del Padre. Non solo del sabato Gesรน รจ la veritร , ma di ogni altra Parola che il Padre suo ha fatto giungere agli uomini. Signore del sabato, signore della Parola del Padre รจ solo Cristo Gesรน. Nessun suo discepolo โ nรฉ papa, nรฉ vescovo, nรฉ presbitero, nรฉ diacono, nรฉ battezzato, nรฉ maestro, nรฉ dottore, nรฉ profeta โ รจ signore della Parola di Dio e di Cristo Gesรน. Oggi invece il discepolo si รจ fatto signore di tutta la Scrittura Santa. Ma se si รจ fatto signore, si รจ trasformato in un servo infedele.
ร un servo di morte, perchรฉ servo dellโidolatria e della grande immoralitร . ร servo del principe di questo mondo e non piรน del Signore Gesรน. La Madre di Dio ci venga in aiuto. Non permetta che il cristiano si erga a signore della Parola di Cristo Gesรน.
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