Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Settembre 2022

284

In questa ultima parte del Capitolo 5 del Vangelo di Luca, Gesù ci manda un invito chiaro ed inequivocabile a seguirlo, allontanandoci dai preconcetti e dalle regole dettate dai luoghi comuni. È necessario per lasciarsi andare in Cristo abbandonare tutto ciò che di noi è vecchio, senza rimpianti, senza adattamenti.

Non si strappa il nuovo per riparare il vecchio, non possiamo aggiungere qualche cosa di spirituale alla vecchia religione umana, perché così lo strappo può solo allargarsi. Come San Francesco si è spogliato di tutti i suoi beni, così anche noi possiamo rompere con la nostra vecchia vita, con il coraggio che richiede questo passo, possiamo aprirci completamente al nuovo, e solo così possiamo abbracciare la via che Gesù ci indica.

Cristo ci invita a ricevere il vino nuovo, lo Spirito Santo, vivendo una vita nuova, fatta di amore, di relazioni. In questa ottica, si possono capire anche le parole che Gesù pronuncia poco prima (Lc 6, 31–32): “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano”.

Lui è il nuovo, Lui è Amore, Lui accoglie tutti, senza esclusioni. Ecco che ci chiama a seguirlo e ad abbracciare questo stile di vita (che rivoluzione!) che Lui ci indica: lasciamo da parte il vecchio (anche se è “gradevole”) e prendiamo la via della vera Gioia.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa