Cosa dice la Parola/Gesรน
Domenica scorsa abbiamo seguito Gesรน in casa di un fariseo, oggi lo vediamo che esce e si rimette in cammino. Una folla numerosa lo segue. Il tema del cammino รจ importante, perchรฉ il viaggio di Gesรน, come dicevamo a partire dalla XIII domenica (26 giugno), ha una meta precisa, Gerusalemme: lรฌ porta a compimento il disegno del Padre. A fare da introduzione al vangelo abbiamo come sempre la I lettura, oggi presa dal libro della Sapienza: โQuale uomo puรฒ conoscere il volere di Dio?โฆI ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perchรฉ un corpo corruttibile appesantisce lโanima e la tenda dโargilla opprime una mente piena di preoccupazioniโ. LโAutore ispirato fa capire che non tutto รจ a nostra portata: โA stento immaginiamo le cose della terraโฆma chi ha investigato le cose del cielo?โ. Di fatto egli ci riporta allโorigine dellโuomo, fatto di terra (Gn 2,15). Ricorda la nostra inconsistenza, la nostra fragilitร . Di fronte alla continua tentazione di sgomitare pur di raggiungere chissร quali posizioni (cfr domenica scorsa), siamo invitati a riflettere seriamente su chi siamo e sulle nostre reali possibilitร .

vv. 25-27: ยซUna folla numerosa andava con lui. Egli si voltรฒ e disse loro:โSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo. Di fronte alla folla numerosa che lo sta seguendo, Gesรน ribadisce la radicalitร necessaria per poterlo seguire. Una radicalitร che dice quanto sia importante prendere sul serio lo stare dietro a Lui, in cammino verso il compimento della sua vita, e rimanda ai suoi discepoli un avvertimento sul compimento della loro vita. Il compimento della vita di Gesรน รจ il suo corpo glorioso e risorto e il ritorno nellโabbraccio del Padre. Questo รจ perรฒ anche il nostro fine, la meta a cui tendiamo perchรฉ il Padre ci vuole con sรจ.
La proposta di Gesรน fa pensare allโagire dei cristiani oggi e della Chiesa tutta. Gesรน รจ libero nel ribadire la sua radi cale proposta, mentre noi oggi siamo ansiosi difronte al drastico calo di cristiani a Messa, nei gruppi, nel volontariatoโฆ Questo affanno ci porta a disperdere energie, ad alleggerire la proposta cristiana, illusi di avere piรน seguito. Ma dimentichiamo che รจ Gesรน che dobbiamo seguire, non le nostre proposte o idee! Tanto che Gesรน piรน dโuna volta, in questi pochi versetti, ribadirร che โnon puรฒ essere mio discepoloโ chi non รจ capace di scegliere. E, dicendo scegliere, fa capire che chi non รจ disposto a rinunciare! a cambiare! a odiare! non puรฒ essere suo discepolo! Gli atteggiamenti che oggi Gesรน cโinvita a valutare e ad assumere, mirano proprio a renderci capaci non solo di seguirLo, ma anche di portare a compimento quanto Dio attende da ciascuno di noi e che trova la sua sintesi nellโespressione del Padre nostro: โSia fatta la tua volontร โ.
In fondo Gesรน ci sta educando a un nuovo stile di vita, una nuova misura dโamore, a una nuova ed autentica libertร : dai legami familiari, da se stessi, dai beni. Riguardo ai familiari, Gesรน arriva a sostenere che vanno โodiatiโ. Il termine va compreso. La vita nuova, fa capire Gesรน, non viene dalla famiglia, ma dalla grazia di Dio, che passa attraverso la croce di Gesรน. Scegliere di seguire Gesรน comporta rivedere la gerarchia di valori e di affetti: ยซTua madre e i tuoi fratelli sono lร fuoriโฆ Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in praticaยป (cfr Lc 8,19ss). E non per questo Gesรน ama meno sua Madre. Per il cristiano il legame dโamore con Gesรน, Parola di Dio fatta carne (cf. Gv 1,14), deve avere assoluta precedenza su ogni altro vincolo, anche di sangue: รจ Cristo che egli deve amare con tutto il cuore, la mente e le forze (cf. Dt 6,5). In secondo luogo, spesso i legami familiari sono per noi garanzia di sicurezza e di vita, ma questo ci tiene ancorati al passato, impedendoci di prendere il largo: โPrendi il largoโฆsulla tua Parola getterรฒ le retiโ (Lc 5,1-11, testo che avevamo incontrato a inizio del nostro cammino, V domenica, 6 febbraio โ22).Rischiare per ritrovare: ยซChi vorrร salvare la propria vita, la perderร , ma chi perderร la propria vita per me, la salverร ยป (Lc 9,24). Lโodio, quindi, non รจ cattiveria, ma gerarchia di precedenze, amore verso se stessi e gli altri, perchรฉ il primato di Dio nella vita permette di amare come Dio ama. Ma non basta voltare le spalle al proprio passato e alle relative sicurezze umane โ rappresentato dai legami familiari; questo โodioโ รจ rivolto anche a noi stessi, perchรฉ talvolta โ o spesso โ rischiamo di fidarci solo delle nostre forze ma, come ci รจ stato ricordato nel libro della Sapienza, โi nostri ragionamenti sono timidiโฆโ. Con altre parole, potremmo dire che Gesรน aveva le idee chiare nel suo procedere verso Gerusalemme, e ora educa anche noi a coltivare idee chiare per evitare di mollare e rinunciare a seguirLo a metร cammino! Alla fine, lโunica proposta che puรฒ garantire una vita vera รจ quella della Croce, รจ lโentrare per la porta stretta (cfr due domeniche fa), dove ai nostri interessi e alla nostra logica, anteponiamo quella di Dio.
28- 33: Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, 30dicendo: โCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre lโaltro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. 33Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepolo.
Dopo aver โodiatoโ familiari e vita personale, si tratta ora di liberarsi dalle sicurezze umane, descritte in queste due parabole, nelle quali Gesรน fa capire che cโรจ chi ragiona tra sรฉ e alla fine rimane a metร strada, perchรฉ incapace di portare a compimento i suoi umani progetti. Il discepolo รจ chiamato invece non solo a incominciare ma anche a ยซportare a compimentoยป la sua sequela. Sรฌ, la vita cristiana non รจ questione di un momento o di una stagione, ma richiede perseveranza fino alla fine, fino alla morte. E la perseveranza esige un grande amore per Gesรน Cristo, lโamore da cui nasce la disponibilitร ad andare con lui anche dove noi non vorremmo. Anche quando non capiamoโฆ E Gesรน, nel suo amore per noi ยซporterร a compimento ciรฒ che ha iniziato in noiยป (cf. Fil 1,6).
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Colletta anno C
O Dio, che ti fai conoscere da coloro che ti cercano con cuore sincero, donaci la Sapienza del tuo Spirito, perchรฉ possiamo diventare veri discepoli di Cristo tuo Figlio, vivendo ogni giorno il Vangelo della Croce.
Signore Gesรน,
tu sรฌ che avevi le idee chiare!
Ti sei incamminato
verso Gerusalemme,
per portare a compimento
la volontร del Padre tuo:
salvarci
morendo in croce.
Signore Gesรน,
aiuta anche me ad avere le idee chiare,
perchรฉ il mio pensiero รจ timido,
e il mio ragionare incerto.
Donami la Sapienza del cuore
perchรฉ sappia ciรฒ che รจ a te gradito,
e poter cosรฌ portare a compimento
il disegno che tu hai su di me.
Il commento al Vangelo di domenica 4 SETTEMBRE 2022 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.