Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Agosto 2022

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Taccia, la Parola. Taccia, la verità. Tacciano, i profeti. Taccia chi dice qualcosa che non ci aggrada. Taccia chi non ci applaude. Taccia chi indica alti e altri orizzonti, taccia, per cortesia. E poco importa se Erode prova interesse per quel profeta rude e ispido, dalla parola tagliente e importuna.

Poco importa se quel brandello di coscienza che gli è rimasto non ha il coraggio di fiorire. Alla fine è l’immagine di sé a prevalere, è la paura del giudizio, di apparire debole. Erode sa di essere stato raggirato dalla vendetta tutta femminile della sua amante, ma nemmeno davanti a questa consapevolezza vuole fermarsi.

Sacrifica un innocente, sacrifica un profeta, sacrifica la sua coscienza pur di non smentire la sua promessa dettata dal compiacimento e dal turbamento per una danza sensuale. Ma noi qui, ora, celebriamo e ricordiamo il Profeta, non il suo carnefice. La Parola non si ferma.

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