don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 26 Agosto 2022

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Previdenti o improvvisati?

Le dieci ragazze sono accomunate dal fatto di uscire tutte incontro allo sposo, ciascuna con la sua lampada, e di addormentarsi per l’attesa prolungata. C’è solo un particolare che contraddistingue cinque di esse dalle altre: il fatto che le sagge fanno scorta di olio in piccoli vasi mentre le stolte non sono previdenti come le compagne più avvedute. Le cinque vergini sagge sono tali perché non si preparano solamente all’incontro con lo sposo ma anche all’imprevisto; infatti, nessuna di loro conosce quanto lungo sarà il tempo dell’attesa.

Proprio perché nessuno di noi conosce il numero dei suoi giorni la vita non si può improvvisare. L’improvvisazione è invece la caratteristica delle vergini stolte che credono di affrontare il tempo dell’attesa facendosi bastare quello che hanno o pretendendo di poggiarsi sull’aiuto degli altri. La crisi arriva per tutti ma essa ha un termine che coincide con l’ingresso nella festa per le sagge e l’esclusione delle stolte.

La crisi diventa un’opportunità di crescita se ci si prepara prima che arrivi, altrimenti essa ci travolge. Fare scorta di olio significa conservare e fare tesoro delle piccole cose nelle quali è custodita la grazia di Dio. Attraverso parole e gesti di gratitudine a Dio, che chiamiamo eucaristia e carità fraterna, accumuliamo ciò che sul momento potrebbe apparirci anche inutile, ma che al tempo opportuno invece fa la differenza tra chi supera la crisi e chi invece ne rimane vittima.

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La vita è il tempo nel quale fare scorta di “grazia” attraverso l’ordinaria carità che non connota di straordinarietà eventi sporadici e occasionali ma caratterizza la ferialità della vita cristiana. In tal modo la carità diventa abitudine e, come tale, permette di attraversare anche la notte oscura della prova per essere introdotti nella vita eterna e partecipare per sempre alla gioia del Signore. 

Signore Gesù, Sposo della Chiesa che ci introduci alla tua festa di nozze e ci fai partecipe della tua gioia perché la nostra sia piena, donami lo stesso Spirito che ha fatto di Maria il prototipo della vergine saggia perché custodiva ogni tua parola e ogni tuo gesto meditandoli nel suo cuore. Insegnami a pregare facendo memoria della tua misericordia perché la fede, alimentata dalla carità fraterna vissuta quotidianamente, possa tenere accesa la lampada della speranza anche nella lunga notte dell’attesa. Educami alla perseveranza nei servizi umili che pochi scelgono perché scomodi e non gratificanti affinché possa trovare gioia servendoti nel silenzio e con umiltà.  

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]