Oggi il Signore ci dice di entrare per la porta stretta perché dalla porta larga, che è quella del disimpegno, dell’egoismo, e della cattiveria, si entra più facilmente ma poi ci si trova in un ambiente angusto e soffocante.
Dalla porta stretta si entra con difficoltà perché la nostra natura umana, a causa del peccato originale, non è incline alla pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e al dominio di sé; tuttavia, una volta entrati possiamo sperimentare amore, gioia e pace.
Inoltre, è difficile entrare per la porta stretta perché nel proseguire della vita tendiamo ad accumulare cose, posizioni, convinzioni, risentimenti, delusioni, che diventano bagagli, impedimenti, dai quali abbiamo difficoltà a separaci e che pertanto rallentano o addirittura bloccano il nostro cammino spirituale.
Allora bisogna sforzarci di accogliere i doni dello Spirito e di lasciare tutto ciò che ci impedisce di essere operatori di giustizia in questo mondo e di partecipare alla festa nel regno di Dio.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Ilaria Leonardo