fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 2 Agosto 2022

496

Che bello questo racconto del vangelo che ascoltiamo nei primi giorni di agosto, proprio mentre molte persone trovano una sosta dai molti impegni lavorativi per andare in qualche luogo di villeggiatura. Dico questo perché anche Gesù oggi si mette in movimento, prima si ritira su un monte e poi scende per andare al mare.

Ma nel suo caso la montagna e il mare non rappresentano luoghi di villeggiatura ma due esperienze opposte: il monte è il luogo di preghiera dove Gesù incontra il Padre e parla con lui, è un luogo di solitudine, di raccoglimento, di elevazione spirituale per ritrovare le forze interiori. Il mare al contrario è il luogo del kaos, dell’agitazione, la barca era agitata dalle onde, il luogo della apparente lontananza da Dio la barca distava molte miglia da terra dove i discepoli avevano lasciato Gesù, il mare è simbolo della disperazione, anche Gesù sembra essere un fantasma.

L’esperienza della montagna, della stabilità, è necessaria per riuscire a superare la prova del mare. Pietro vorrebbe andare incontro a Gesù, vorrebbe camminare anche lui sulle acque, ma a causa della sua poca fede comincia ad affondare. Secondo me questa è una immagine che mostra la tenerezza di Gesù nei nostri confronti. Come i nostri genitori hanno insegnato a noi a camminare, tenendoci per mano, così anche Gesù ci aiuta muovere i nostri primi passi nella fede.

E oggi ci invita a non spaventarci se il mare è agitato, cerchiamo di camminare verso di lui, non dobbiamo temere, se cominciamo a sprofondare lui ci prenderà per mano e ci solleverà.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano