don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 2 Agosto 2022

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“Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù”.

Gesù mescola il suo impegno fattivo con la gente assieme a una intensa vita di preghiera. Colpisce infatti nel Vangelo di oggi la chiara scelta di prendersi uno spazio riservato, da solo, dove pregare. E la sua preghiera non è frettolosa, non è doveristica, è invece una preghiera intensa e prolungata.

Guardando Lui ci verrebbe da dire che sarebbe bello per noi poter pregare così, ma soprattutto avere voglia di pregare. Infatti ciò che a volte a noi manca è la voglia della preghiera. Non dobbiamo però spaventarci se non ne abbiamo molta. Molto spesso è il nostro egoismo che resiste ad aprirsi a una relazione con Dio. La preghiera non è “una voglia”, ma una decisione che prendiamo nonostante delle volte non ne abbiamo nessuna voglia.

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È il tempo che perdiamo nella relazione con Dio che ci guarisce un po’ alla volta da tutto quello che imprigiona la nostra vita. La preghiera è la decisione di accettare la fatica della preghiera, e solo così scoprirne anche la sua vera efficacia. E forse proprio per questo il vangelo di oggi prosegue il suo racconto mettendoci davanti una scena di fatica e di paura: “La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura”.

Capita anche a noi di trovarci in momenti della vita in cui i nostri sforzi si scontrano con i venti contrari. Sono proprio questi momenti che spingono Gesù a venirci incontro. Ma non è facile riconoscere Gesù quando si è in difficoltà. Delle volte ci spaventa accorgerci che è Lui nascosto in quel buio.

Allora bisogna lasciarlo parlare: “Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque».

Ed egli disse: «Vieni!»”.

Commento del 2020.

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK | FONTE: Amen – La Parola che salva

NUOVO COMMENTO 2022 DALLA PAGINA FACEBOOK

Due cose colpiscono del Vangelo di oggi. La prima è la preghiera di Gesù: “Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù”. Dovrebbe colpirci il tempo che Gesù riserva alla preghiera. È un tempo decisivo, personale, prolungato, e tutti noi sappiamo che è proprio nascosto in questo tempo il suo più grande segreto. L’effetto più evidente sembra la prosecuzione della storia. Gesù raggiunge i discepoli ma lo fa camminando sulle acque. L’immagine è forte e sta a significare che la preghiera impedisce a Gesù di affondare negli eventi. […] Continua a leggere qui.

ALTRO COMMENTO (DEL 2018)