Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 30 Luglio 2022

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Erode ascolta volentieri il Battista, ne intuisce la profondità, il valore, la profezia. Lo ascolta anche quando gli fa notare l’ovvio: non è lecito convivere con la cognata. Ma è oltremodo duro e scomodo essere continuamente messi davanti alla propria mediocrità, avere accanto qualcuno che ti pungola e ti richiama a quanto potresti diventare.

Meglio farlo fuori, ucciderlo, farlo tacere, pensa in se stesso il re fantoccio. Però… E la gente? Come la prenderebbe? Ossessionato dal giudizio degli altri Erode prima evita di uccidere il Battista per paura del giudizio, poi lo fa uccidere per paura del giudizio. Una banderuola.

Come a volte siamo anche noi, sempre attenti a quanto pensano gli altri, siamo talmente influenzati e manipolati da fare scelte più per timore del giudizio che per convinzione. L’unico giudizio che dobbiamo ascoltare è la voce di Dio in noi, che ci orienta all’assoluto e all’essenziale.

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