Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 24 Luglio 2022.
Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.
Una attenta valutazione del contesto nel quale è inserito il Vangelo di questa domenica, ci fa considerare due episodi che fanno da contorno e che, forse, aiutano a scoprire quale deve essere il nostro atteggiamento della preghiera.
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Il primo episodio è un amico che va a farsi prestare del pane. Il secondo, che un padre non darà mai cose cattive al figlio. Due storie di tenerezza e di amore. Due storie che ci fanno scoprire il volto di Dio delineato nella preghiera insegnata da Gesù: il volto di un Padre e il volto di un Amico.
Già la domanda dei discepoli è profonda preghiera: insegnaci a pregare! Insegnaci, cioè, quale è il vero atteggiamento da tenere nel rivolgersi a Dio. Una fiducia illimitata nel Suo amore, un tendere le mani, purché, come dice madre Teresa, queste mani siano vuote. Ed essere per gli altri quello che vogliamo sia Dio per noi.
Nella preghiera di Gesù c’è solo il “tuo” e il “nostro”, mai il “mio”. Padre nostro, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà. Dacci il nostro pane, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Scopriamo allora, con sorpresa e stupore, di non essere figli unici, e basterebbe solo quella parola iniziale “Padre” per dare significato e senso a tutto il resto.
Chiediamo, cerchiamo e bussiamo: il Padre sa di cosa abbiamo bisogno.