Ciò che “importa” davvero
Gesù frequenta spesso le case, luoghi di legami e di relazioni, per dirci che anzitutto questa è l’esperienza di Dio: un incontro, una relazione, un dialogo occhi negli occhi e cuore nel cuore. E invece Marta, anche se apparentemente si affanna per l’ospite, è concentrata troppo su di se: “non ti importa?” chiede a Gesù. Come se dicesse: non ti importa di me? Non sono importante? Dietro tante agitazioni e tante attività c’è questo nostro bisogno di essere riconosciuti, di essere al centro dell’attenzione. Ma Gesù ci avverte: più importante di agitarsi e affannarsi “per molte cose” è saper accogliere l’altro, offrirgli una presenza, ascoltarlo, dialogare, cioè creare un legame, una relazione. Vale nei confronti di Dio e di chiunque altro.