don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 26 Giugno 2022

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CHIAMATI A SEGUIRE L’AMATO IN UN ESODO DI AMORE E LIBERTA’

Il discepolo di Gesรน รจ un innamorato, immerso nell’amore del Maestro che lo ha raggiunto e trasformato senza vedersi porre condizioni, laddove egli si trovava, come Matteo e Zaccheo, senza il tempo per riordinare, farsi belli, piacevoli, attraenti.ย Il discepolo di Gesรน รจ lโ€™uomo della Pasqua, non ha luogo dove riposare; รจ attratto in un esodo che lo strappa alla schiavitรน del passato e della carne, per camminare nel presente con un popolo che, vivendo la libertร  di amare, mostra a ogni uomo il destino in cui essa si compirร .

Lโ€™amore autentico desidera il bene dellโ€™amato, per questo conosce il dolore del rifiuto. Per ยซcompiersiยป ed ยซelevareยป al Cielo ciรฒ che sta marcendo sotto terra, lโ€™amore di Dio deve farsi pellegrino e scendere nellโ€™abisso del male che incatena il cuore. Con il ยซvolto saldoยป, pronto per ricevere insulti, sputi e bestemmie, Gesรน si reca a Gerusalemme, la Cittร  della Pace che uccide i profeti, la santa e prostituta nella quale si riflette la contraddizione che caratterizza ogni uomo: amato come un figlio, รจ condannato a vivere come un orfano. Passo dopo passo, villaggio dopo villaggio, rifiuto dopo rifiuto,ย Gesรน si reca pellegrino a Gerusalemme come al cuore malato di ciascuno di noi, dove salire sulla Croce e ยซcompiereยป la Pasqua, il passaggio dalla schiavitรน alla libertร  per ogni uomo.

Secondo la tradizione ebraica, la Pasqua esigeva ยซpreparativiยป accurati e lunghi, quanto il cammino di Gesรน verso Gerusalemme, e ยซmessaggeriยป scelti per realizzarli. Essi, come i membri di uno staff che conosce intimamente il presidente e ne condivide la missione, sono inviati per bonificare e preparare la visita. Anche noi, ยซangeli inviati davanti al voltoยป di Gesรน, ci ยซincamminiamoยป ogni giorno verso il ยซvillaggio dei samaritaniยป eretici che rifiutavano scandalizzati il Tempio di Gerusalemme.

Siamo inviati in famiglia, al lavoro, a scuola, ovunque la Croce sia di scandalo, per prepararvi la Pasqua del Signore, bonificando la menzogna con lโ€™annuncio del Vangelo caricandoci del rifiuto. E questo non ci piace, piuttosto vorremmo bruciare peccati e peccatori, fraintendendo il fuoco di Elia che incendiรฒ lโ€™idolatria per mostrarne lโ€™inganno e cosรฌ annunciare la Veritร . Ma non รจ questa la missione di Gesรน, e il suo sguardo che ci ha sempre perdonato ce lo ricorda. Siamo inviati a cercareย hametz, il lievito vecchio dellโ€™ipocrisia che rifiuta la veritร , e a prenderlo su di noi, perchรฉ Gesรน possa compiere la sua Pasqua.

E non vi รจ altro modo per rinvenire e smascherare lโ€™ipocrisia che โ€œseguireโ€ Gesรน; seguire significa innanzi tutto consegnare la propria vita a un altro. Nello scalare una montagna รจ fondamentale avere fiducia del capocordata. Seguire Gesรน รจ rinunciare ad aprire il cammino, a decidere strategie e rotte: รจ fidarsi e seguire le orme, fissare le sue spalle, il segno dellโ€™amore che ci ha chiamati caricando la Croce. Seguire Gesรน รจ affidargli la vita sul concreto legno della Croce che ci accompagna ogni giorno, rinunciando a se stessi in ogni relazione per vivere la sua vita.

Ma questo รจ possibile solo se si ama. Non si รจ discepoli in virtรน di una propria scelta, neanche di un desiderio, per sublime che sia, come nessuno decide se, quando e dove innamorarsi. Eโ€™ unโ€™elezione gratuita per โ€œvivere disposti al volo, pronti a qualunque partenza. รˆ il futuro inimmaginabile, lโ€™irraggiungibile futuro di quella promessa di vita vera che lโ€™amore insinua in chi lo senteยป (Maria Zambrano). La sequela di Gesรน รจ unย esodoย dโ€™amore alla ricerca della libertร , come fu per il Popolo dโ€™Israele. Nessun merito, nessun requisito se non quello di essere il piรน insignificante e testardo della terra, e, per questo, amato gratuitamente.

Il โ€œdiscepoloโ€ รจ lโ€™uomo della Pasqua, si nutre del pane della fretta, non ha luogo dove riposare; รจ attratto in un esodo che lo strappa alla schiavitรน insieme a un popolo che mostrerร  al mondo il destino di libertร  preparato per ogni uomo. Per questo si lascia alle spalle gli Egiziani, il mondo, non ha tempo per guardarsi indietro e salutare e seppellire il passato di catene e schiavitรน, i legami di carne destinati a corrompersi. Non perde tempo cercando di ricomporre le relazioni morbose, idolatriche, carnali: le seppellirร  Dio affogandole nel mare per non rivederle mai piรนโ€ฆ Il discepolo di Gesรน รจ un innamorato, immerso in un amore che lo ha raggiunto senza vedersi porre condizioni, laddove egli si trovava, come Matteo, come Zaccheo, senza il tempo di riordinare, di farsi belli, piacevoli, attraenti. Come Israele, sposa infedele raggiunta, amata e perdonata dal Signore.

Lo stesso amore di Dio che โ€œdei due fa una cosa solaโ€ รจ la sorgente della sequela: ogni vocazione รจ un sacramento, una Parola di Dio che crea una novitร  celeste nella carne e nella storia degli uomini. Cosรฌ il matrimonio, il presbiterato, la vita religiosa, la vita missionaria e itinerante, tutto scaturisce dalla stessa Parola creatrice: solo in essa un uomo e una donna possono lasciare suo padre e sua madre. Non si puรฒ seguire Cristo rimanendo con cuore, mente e carne nella propria casa, cercando sempre negli affetti e negli idoli mondani un โ€œluogo dove reclinare il capoโ€.

Cosรฌ come chi, pur sposandosi, non abbandona mai la propria casa di origine, e cerca di farne una replica. Seguire Cristo รจ lanciarsi in unโ€™avventura di cui non si conosce nulla, se non lโ€™amore che ci ha raggiunti, salvati e liberati. Un amore infinito presuppone spazi, prospettive, esiti senza limiti. Seguire Gesรน, non รจ altro che essere cercati, ritrovati, amati e caricati sulle spalle dal Buon Pastore, e imparare, ogni giorno, a posare lo sguardo esattamente dove lo posa Lui, perchรฉ โ€œamarsi non vuol dire guardarsi lโ€™un lโ€™altro, ma guardare insieme nella stessa direzioneโ€ (Antoine de Saint-Exupรฉry).