Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 26 Giugno 2022

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26 GIUGNO – TREDICESIMA DOMENICA T. O. [C]

E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

Giacomo e Giovanni ancora sono lontani dall’entrare nella purissima verità di Cristo Gesù. Non è un nuovo Elia, Gesù. Lui non è venuto per far scendere fuoco dal cielo per consumare tutti coloro che non lo accolgono o che non lo rispettano o che gli fanno qualcosa di male. Leggiamo cosa è avvenuto con il profeta Elia: “Allora gli mandò un comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questi salì da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli disse: «Uomo di Dio, il re ha detto: “Scendi!”». Elia rispose al comandante dei cinquanta uomini: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. Il re mandò da lui ancora un altro comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questi gli disse: «Uomo di Dio, ha detto il re: “Scendi subito”». Elia rispose loro: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta».

Scese il fuoco di Dio dal cielo e divorò lui e i suoi cinquanta. Il re mandò ancora un terzo comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo comandante di cinquanta salì e, giunto, cadde in ginocchio davanti a Elia e lo supplicò: «Uomo di Dio, sia preziosa ai tuoi occhi la mia vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi. Ecco, è sceso un fuoco dal cielo e ha divorato i due primi comandanti di cinquanta con i loro uomini. Ora la mia vita sia preziosa ai tuoi occhi» (2Re 1,9-14). Gesù è venuto per ridare nuova luce al lucignolo che fumiga e per raddrizzare la canna che è incrinata: “Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento (Is 42,1-4).

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Ora tutta l’umanità è un lucignolo fumigante. Essa tutta è spezzata come una canna e sotto la schiavitù del peccato e della morte. Lui non è venuto per spegnere e per spezzare, ma è venuto per vivificare, elevare, santificare, raddrizzare, far divenire sua luce il mondo intero. Gesù sa qual è la missione che il Padre gli ha assegnato e secondo questa missione parla ed agisce. I discepoli non conoscono cosa il Padre ha comandato al Figlio suo e sempre parlano dal loro cuore, dai loro pensieri, pensieri sempre attinti dalla carne. Quando non si conosce la missione sempre si parlerà di essa dalla falsità e mai dalla verità. Oggi noi, non conoscendo la missione di Cristo Gesù, neanche la missione della Chiesa conosciamo e per questo parliamo della missione della Chiesa sempre dalla falsità e mai dalla purissima verità. Poiché la salvezza è dalla purissima verità, è obbligatorio se vogliamo conoscere la nostra missione, che è missione di Cristo nella Chiesa, conoscere secondo verità chi è Cristo e cosa è la Chiesa. Mai possiamo conoscere la Chiesa se non conosciamo Cristo. Ogni errore su Cristo è errore sulla Chiesa, ogni falsa conoscenza di Cristo è falsa conoscenza della Chiesa.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 9,51-62

Perché il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo? Perché il suo capo può essere poggiato solo nel cuore del Padre. A Gesù non sono stati dati altri posti dove poter poggiare il suo capo. Poiché solo il cuore del Padre lo governa, quando il Padre si muove, anche Cristo si muove. Posiamo raffigurare il cuore del Padre con il carro visto dal profeta Ezechiele (Ez 1,1-28).  Essendo il cuore del Padre il carro che porta Gesù, quando il carro si muove, Cristo Gesù si muove. Quando il carro si ferma, Cristo Gesù si ferma. Se il carro si muove di notte, Gesù si muove di notte. Se il carro si dirige verso il Golgota, Cristo Gesù si muove verso il Golgota.

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Gesù vuole essere Lui il carro di ogni suo discepolo e apostolo. Per questo anche quanti lo vogliono seguire non hanno un posto dove poggiare il capo. Il loro capo dovrà poggiare solo sul cuore di Cristo e dello Spirito Santo. Non c’è per essi alcun altro posto sulla terra. Se il cuore viene poggiato anche in un solo posto della terra, non si è più veri discepoli e veri missionari di Cristo Gesù. Madre di Dio, fa’ che sempre il nostro cuore trovi nel tuo cuore il posto dove poggiare. Se poggia sul tuo cuore, poggerà sul cuore di Cristo e dello Spirito Santo. Saremo veri discepoli di Gesù e veri missionari nel mondo del Vangelo della salvezza.

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