– I due protagonisti della Lettura sono:
Elia profeta,
vissuto 800 anni prima di Cristo
ed Eliseo
suo discepolo nel ministero.
– La pagina descrive la consegna dei poteri,
il passaggio da uno all’altro
della missione di essere profeta.
Era stato Dio a invitare Elia ormai anziano
a nominarsi un successore
e ad indicare Eliseo.
– I tempi in cui operano Elia ed Eliseo
sono buoni e favorevoli
dal punto di vista economico;
ma non lo sono altrettanto
dal punto di vista religioso.
Il re Acaz aveva sposato una donna pagana
che aveva portato a corte
il culto di divinità pagane,
contaminando la fede del popolo ebreo.
Elia si era battuto tutta la vita
per far ritornare il popolo al culto del vero Dio;
la sua opera aveva provocato il re e la regina
che lo volevano morto.
Aveva dovuto fuggire, nascondersi,
patire la fame in esilio…
ma non si era mai arreso
alla sua missione
di profeta di Dio.
Elia trova Eliseo che sta lavorando;
è un ricco possidente di terreni e di bestiame.
Il profeta gli butta sulle spalle il suo mantello
come per significare
che gli passava l’onere, l’incarico,
di essere profeta e di proseguire la sua opera.
Eliseo chiede a Elia di avere il tempo
per salutare i suoi famigliari.
Elia glielo concede.
Poi Eliseo, per significare che taglia completamente
con il suo lavoro di contadino e agricoltore,
ammazza due buoi
brucia gli attrezzi di lavoro
e imbandisce un pranzo
per tutti i suoi famigliari e amici.
Da notare la differenza di comportamento
tra la richiesta di Eliseo di prendersi del tempo
per salutare i suoi
e la richiesta rigida di Gesù a seguirlo
senza perder tempo
rivolta a un suo discepolo,
che aveva chiesto di andare a salutare
e a seppellire i suoi genitori.
Gesù è più intransigente di Elia,
non ammette ritardi né ripensamenti.
– Eliseo sarà un grande profeta,
anche se non ha lasciato scritti;
noi conosciamo la sua attività,
i suoi discorsi e i suoi miracoli
dai libri dei Re.
VANGELO
– Alcune sottolineature:
su alcune frasi che abbiamo letto in questa pagina:
1°
“Vuoi che chiediamo a Dio
che mandi un fuoco dal cielo
e distrugga tutti gli abitanti della Samaria ?”
e Gesù risponde:
“L’unico fuoco che scende dal cielo
è lo Spirito santo,
ma è per dare vita,
non per distruggere.”
2°
“Ti seguirò, dovunque tu vada”
e Gesù risponde.
“Le volpi hanno le loro tane
e anche gli uccelli del cielo i loro nidi.
Ma il Figlio dell’uomo
non ha dove posare il capo!”
In altre parole:
“Se vieni con me,
tieni presente che non hai nulla da guadagnare.
Fa i tuoi calcoli e vedi se ti conviene”
Sembra che Gesù non incoraggi nessuno
a seguirlo…
servire i poveri… c’è solo da rimetterci!”
3°
“Signore, permettimi
di andare a seppellire mio padre”
e Gesù:
“Lascia che i morti seppelliscano i loro morti!”
Cosa voleva dire?
Che l’annuncio del Regno
il messaggio di Gesù
ha la precedenza perfino sul dovere
di seppellire i propri morti.
Seppellire i morti,
lo possono fare tutti…ma solo tu
puoi andare e annunciare la mia Parola”
4°
“Signore, io ti seguirò
ma lascia che vada a salutare i miei famigliari!”
e Gesù:
“Una volta che hai fatto la scelta
di seguire me,
non posso ammettere
rimpianti, ripensamenti, pentimenti,
passi indietro…”
Tutti i messaggi e le risposte di Gesù,
che erano rivolte alle prime comunità cristiane
e oggi sono rivolte a noi
stanno a significare l’urgente bisogno
dell’annuncio del Vangelo:
non c’è tempo da perdere…
è troppo importante per il cristiano
questa missione:
Es. “Ite missa est”… ora inizia la missione…
avete ascoltato la Parola
vi siete nutriti del Corpo di Gesù…
ora avete la forza e i mezzi
per essere missionari… andate…