Il linguaggio verbale può avere delle intonazioni di voce che esprimono un senso senza aggiungere altre parole. Gesù risponde in modo chiaro ai suoi discepoli che chiedono di lasciare andare via tutti perché vadano a cibarsi: «Voi stessi date loro da mangiare». I Dodici non comprendono quello che Gesù dice, perché concentrati non sulle sue parole, ma sul bisogno umano e materiale del cibo: Voi stessi date loro da mangiare. I discepoli del Signore gli fanno notare che loro hanno appena cinque pani e due pesci… e ti sembra poco? Se consideri che c’è pure Gesù con te, cosa temi ancora? Forse non ci si fida davvero di Lui?
«Voi stessi date loro da mangiare», altrimenti letto “date loro da mangiare voi stessi” è un programma di vita che Gesù sta consegnando ai suoi discepoli e alla folla: fatevi voi cibo per gli altri, come io mi sono fatto cibo per voi, nutriteli non solo con il pane biologico, ma con quello spirituale e man mano che la fede crescerà i bisogni diventeranno di altra natura e non solo materiali.
Farsi pane, darsi da mangiare, lasciarsi consumare, non è impossibile: si pensi a una mamma che ogni giorno deve nutrirsi e motivarsi per nutrire e motivare la sua famiglia, i suoi piccoli…
Quando mangiamo il cibo si trasforma in energia e quella energia la trasformiamo in azioni, pensieri, parole…
Quando ci nutriamo del Corpo di Cristo, allora, il Signore si aspetta che assumendo quel cibo spirituale diventiamo spirituali e come lo Spirito entra in noi, lo trasformiamo in energia buona che dia forza a quanti sono affaticati nel cammino di fede… o addirittura hanno cambiato strada.
Gesù non vuole che la folla, per quanto distratta o caotica, si allontani da Lui.
- Ricordi quelle volta in cui anziché avvicinare alla fede hai detto una parola o hai compiuto un’azione che non sono state esemplari, tanto da non aver fatto passare un insegnamento cristiano corretto?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE