Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 17 Giugno 2022

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Cosa è veramente importante per me (qual è il mio tesoro)? È una domanda per nulla scontata. Perché il mio tesoro muoverà in maniera potente i miei affetti più che la mia ragione, i miei pensieri e il mio volontarismo e l’energia che motiva e sostiene atteggiamenti e azioni viene proprio dal mondo dei nostri affetti.

Per questo si inizia un cammino facendo una bella ricognizione dei tesori ai quali siamo affezionati per riorientare le nostre “affezioni”: un inventario quanto più libero e con sguardo puro, senza vergogne. È possibile disaffezionarsi a un tesoro per affezionarsi ad un altro? È possibile! Serve una buona dose di desiderio e di libertà interiore, robustezza personale e affidamento fiducioso al Padre nella preghiera. In altre parole: occorre desiderare di fare sul serio.

È questione seria anche quella della luce e delle tenebre: occhio semplice o occhio cattivo? L’occhio filtra, molto spesso, quello che vogliamo o non vogliamo vedere: percezione selettiva in base al tesoro a cui è affezionato il nostro cuore. Siamo un tutt’uno e ogni parte di noi influenza ed è influenzata dalle altre parti. Se il mio cuore è attaccato al possesso di cose e/o persone vedrò solo quello che mi parla di possesso o di perdita, di potere o di sconfitta, di valore o di nullità.

Andrea Piccolo SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato