don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 9 Giugno 2022

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«Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario».

“Le parole sono pietre”. Si intitolava così un libro di Carlo Levi. Le parole sono pietre che possono fare bene e possono costruire ponti tra le persone, quando sono parole che amano, incoraggiano, perdonano, rasserenano. Ma le parole possono anche fare male quando sono violente, giudicanti, false.

Si può uccidere con una sola parola, quando questa toglie dignità al prossimo, quando si racchiude in una sola parola negativa tutta la persona, dimenticandone la ricchezza interiore e la complessità della sua vita. Gesù, oggi, ci ricorda che non basta astenersi dall’omicidio per rispettare il comandamento di non uccidere, perché ci sono tanti modi di uccidere una persona, di mortificarla.

Tante vite sono finite troppo presto perché non più in grado di sopportare il peso del giudizio altrui. Gesù, invece, le parole le usava per amare, per benedire (dire bene), per chiamare e raccogliere, per costruire nuove relazioni. Questo è il tempo giusto per usare parole nuove tra di noi e in questo ci aiuta la Parola più grande e solida che ci sia, quella di Gesù. Alla scuola di Gesù le nostre parole diventino parole che non uccidono ma che danno vita.

Buon cammino, insieme.


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