Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 1 Giugno 2022

552

MERCOLEDÌ 01 GIUGNO – SETTIMA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità.

Consacrare è portare una persona o una cosa dalla sua profanità o dall’appartenenza a se stessa, anche se santa, ad essere tutta del Signore. Quando una persona si consacra al Signore non si appartiene più. Essa è interamente del Signore al quale ha consegnato la sua vita. Gesù chiede al Padre che consacri i suoi Apostoli nella verità. Significa che mai essi dovranno appartenere alla falsità, alle tenebre, al pensiero dell’uomo, al male, all’ingiustizia, al regno di questo mondo. Essi dovranno essere perennemente della luce, della giustizia, della Parola, dello Spirito Santo, di Cristo Gesù, del Padre, della grazia, della vita eterna.

Saranno della verità e della luce divenendo nella loro stessa natura verità e luce, grazia e vita eterna, giustizia e santità. La verità è la Parola del Padre. Se gli Apostoli non saranno dalla Parola, nella Parola, per la Parola, mai potranno essere dalla verità, per la verità, nella verità. Mai potranno essere dalla luce, per la luce, nella luce. Nessun Apostolo potrà farsi verità e luce da se stesso. Chi deve fare gli Apostoli verità e luce, santità e giustizia, grazia e vita eterna perché siamo verità e luce, santità e giustizia, grazia e vita eterna per ogni altro uomo è solo il Padre del Signore nostro Gesù Cristo. L’Apostolo Paolo ci rivela che solo in Cristo non solo gli Apostoli, ma anche ogni altro uomo può essere consacrato nella verità. Tutto avviene in Cristo, con Cristo, per Cristo:

- Pubblicità -

“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra.

In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto,  avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria (Ef 1,3-14). Se non si diviene corpo di Cristo nessuna consacrazione nella verità potrà essere possibile, perché è Cristo la verità. Si diviene verità in Cristo, si è consacrati nella verità. Ma poi nella consacrazione si deve camminare, progredire. Si cammina e si progredisce con la nostra obbedienza piena alla Parola di Cristo Gesù, che è Parola del Padre. Senza l’obbedienza alla Parola si ritorna nella vecchia natura, si vive nella profanità di un tempo, che è profanità di tenebre, di peccato, di morte, di appartenenza al mondo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 17,11b-19

- Pubblicità -

La consacrazione nella verità non è un atto gratuito del Padre. La consacrazione è un frutto che è prodotto dalla consacrazione di Cristo Gesù al Padre suo in favore dei suoi discepoli. Perché il Padre consacri i discepoli nella verità, Cristo Gesù offre la sua vita al Padre, con una obbedienza fino alla morte e ad una morte di croce. Per questa consacrazione totale a Lui, il Padre consacrerà i suoi discepoli nella verità. Ma non basta la consacrazione personale di Cristo Gesù, per consacrare i suoi discepoli nella verità, occorre oggi è sempre la consacrazione di ogni membro del corpo di Cristo a Cristo Gesù, al suo Vangelo, perché la stessa Chiesa e il mondo siano consacrati nella verità.

Se fosse sufficiente una sola preghiera per consacrare la Chiesa e il mondo alla verità, saremmo tutti santissimi. Invece non siamo santi perché il cristiano oggi spesso dimentica che è necessaria la sua totale consacrazione a Cristo, perché il  Padre consacri nella verità la Chiesa e il mondo. Se uno vuole che un suo fratello si converta, non basta allora la sola preghiera. Occorre che si imiti Cristo Gesù. Lui chiede al Padre che consacri i suoi discepoli nella verità. Lui però consacra al Padre tutta la sua vita affinché il Padre consacri i discepoli. Anche io, se voglio che il Padre converta un cuore, lo strappi dalle tenebre e dalla falsità e lo porti nella luce e nella verità, devo consacrare tutto me stesso a Cristo. La Madre di Dio e Madre nostra ci aiuti perché ci consacriamo a Cristo Gesù.

Fonte