don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 25 Maggio 2022

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

«Perché Cristo sia formato in voi»

Mercoledì della VI settimana di Pasqua

Gesù parlando ai suoi discepoli nel lungo discorso di addio dice chiaramente di sé di essere la «verità». La verità nel linguaggio biblico è ciò che sta a fondamento di tutto ciò che esiste. Lui, infatti, è la Parola per mezzo della quale Dio ha creato tutto ciò che esiste (cf. Gv 1,3; Col 1,15-20). La verità è Dio stesso perché Lui è la fonte della vita! Come il sole irraggia la sua luce e il suo calore, così tutto ciò che esiste è il riflesso di Dio che rivela il suo infinito ed eterno amore. La creazione innanzitutto è segno della verità perché racconta con la sua bellezza la gloria di Dio. Ma è in Gesù, verità fatta carne, il Figlio di Dio divenuto figlio dell’uomo, che noi umani possiamo avere accesso alla verità e sperimentarla. Gesù è il vero Maestro perché ci introduce nell’esperienza di essere amati dal Padre come figli e non come semplici elementi della natura. Le parole e i gesti di Gesù non rivelano solo la sua identità ma anche l’altissima vocazione a cui ogni uomo è destinato da Dio: amare così come è amato da Lui, fino a dare la propria vita. La verità, in quanto mistero insondabile e imperscrutabile dell’amore di Dio, non è data come concetto astratto da comprendere ma come parola creatrice. Se creduta, ovvero accolta nel cuore e messa in pratica, ha il potere di farci diventare figli di Dio, ad immagine del Figlio. Come la creazione dell’uomo e l’incarnazione del Figlio di Dio non avvengono senza lo Spirito Santo, così la santificazione dell’uomo si realizza mediante lo stesso Spirito Santo chiamato da Gesù Spirito della verità. Il suo compito è propriamente quello di «formare Cristo in noi» (cf. Gal 4,19). Questo avviene gradualmente a partire dal Battesimo e mediante i sacramenti attraverso i quali lo Spirito ci plasma uomini veri. La nostra vocazione prende forma nella misura in cui lasciamo mano libera allo Spirito che pian piano, lungo tutto l’itinerario esistenziale, tappa dopo tappa, ci guida verso il compimento della verità, la familiarità piena ed eterna con Dio nella comunione dei santi. 

Signore Gesù, Maestro di verità, donami il tuo Spirito che scriva la tua parola nella mia carne. Lo Spirito Santo, primo dono del Risorto ai credenti, apra la porta del mio cuore perché possa credere alla tua parola, aderire alla volontà del Padre e, attraverso i suoi frutti di carità e pace, i miei fratelli possano godere la gioia d’incontrarti. Vieni ad abitare in me, fammi tempio dello Spirito Santo, rendi vera e ferma la mia fede ancorata all’unica speranza che non delude, fa di me ponte di comunione con te e tra di noi. Lo Spirito Santo mi aiuti a sostenere il peso della Croce fino alla fine perché essa sia una parola di conforto per gli smarriti di cuore e un punto luminoso che possa guidare verso la verità chi è prigioniero della menzogna.