Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 22 maggio 2022.
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La proposta di Gesù coinvolge direttamente la nostra vita e ci fa assumere uno stile di comportamento ben preciso e non generico, ristretto o di massima. La congiunzione “se” del Vangelo di oggi immette una precisa condizione: “se mi amate”, soddisfatta la quale entriamo nel vortice di una comunità di amore che ci toglie il respiro.
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Saremo amati da Lui, Cristo, e dal Padre, e conosceremo lo Spirito di verità, perché Egli “dimora presso di voi e sarà in voi”. E non siamo più orfani, parola che evoca la morte e l’abbandono. Non siamo più orfani perché “Io vivo e voi vivrete”.
Chi ama vive, perché l’amore in Cristo fa passare dalla morte alla vita. La morte delle nostre solitudini, animate solo da sofferenze e difficoltà, momenti di angoscia e di spavento di fronte alla croce, l’impatto con il dolore, lo smarrimento della emarginazione, la paura della fine. Sono questi i momenti nei quali il “se mi amate” ci riporta alla gioia della vita e all’entusiasmo della nostra speranza.
“Se mi amate”. No, non è un ricatto o una estorsione. Non è in gioco l’amore di Dio per noi e questo amore non è condizionato alla nostra risposta. Dio ama lo stesso, rispetta le mie scelte, sempre pronto ad accogliermi, perché Lui non nega mai la sua misericordia.
Rispondendo ed aderendo a questo amore, concretamente e senza condizioni, sperimentiamo il grande amore del Padre che ha per ognuno di noi.