Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Maggio 2022

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La folla (l’uomo) è in cerca di Gesù, pensa di sapere dove trovarlo e invece lì Gesù non c’è, e allora continua a cercare e cercandolo segue i suoi passi, i passi di Gesù: quelli che si vedono e quelli che non si vedono. Trovatolo gli pone una domanda: quando sei venuto qui? Cioè quando sei arrivato e come sei arrivato? La folla (l’uomo) si stupisce dei modi di Dio perché non sono i modi degli uomini, Gesù non segue gli schemi degli uomini. Gesù non si giustifica, non risponde a quella domanda, ma ne pone una a sua volta che solleva un problema. Gesù guarda la folla, guarda noi, guarda me, guarda te e dice: “Cosa cerchi quando cerchi me?”. Questa è la domanda che vale una vita!
Gesù sprona la folla a capire perché lo sta cercando; è un po’ come se dicesse: “Voi mi cercate perché avete fame e io vi ho dato da mangiare, ma questo motivo non sostiene la ricerca e non consente l’incontro vivo e reale con me. Ascoltate meglio la vostra fame, ascoltate la fame più profonda che è dentro di voi”.

Gesù ci sprona ad andare oltre i nostri bisogni “primari”, ci chiede di andare oltre la nostra fame e scrutare più a fondo nel cuore. È come se Gesù ci volesse dire: “Se mettendoti in cerca di me hai intuito che ti sei messo in cerca del tuo tesoro, non sbagliare mira, non fermarti a quello che io ti posso dare e che sazia però la tua fame superficiale. Cerca un altro cibo, cerca il cibo che rimane”.
Ma qual è questo cibo che rimane? È un cibo che io mangio qui ma che è per la vita eterna ed è un cibo che ci dà il Figlio dell’uomo. Allora la folla si incuriosisce e chiede “Cosa dobbiamo fare?”. Gesù indica che lui stesso è il cibo che rimane, è lui stesso il fine e il mezzo della ricerca. Il cibo che dura per la vita eterna ha queste tre sfaccettature: l’invito a cercare Gesù per Gesù e non Gesù per quello che lui fa per noi; l’invito a nutrirci del legame con Dio che è la sua Parola; l’invito a nutrirci del corpo di Gesù che è l’Eucarestia.

Per riflettere

Cosa cerco veramente quando sento il bisogno di incontrare Gesù? Sono davvero desideroso di vivere l’incontro con Lui e consegnargli tutta la mia vita o voglio solo che esaudisca le mie preghiere, facendo la mia volontà e non la Sua?

Preghiera finale

Signore, io mi metto in cammino sempre per raggiungerti e incontrarti.
Tutta la mia vita è un grande viaggio per scoprirti, conoscerti e amarti.
Diventare tuo discepolo è lo scopo di tutto il mio camminare nella vita.
Fa’ che impari a migliorare me stesso guidato dalla parola del tuo vangelo.
Solo così farò veramente quel pellegrinaggio che mi aiuta a diventare un vero cristiano.
Tutto ciò che ho conosciuto e imparato, ora diventi patrimonio della mia esistenza,
perché io lo possa trasmettere con la testimonianza di una vita di fede.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi