Marco ci fa un sommario degli eventi legati alla resurrezione di Gesù. Il dato univoco che emerge è che non si crede alla resurrezione di Gesù. I discepoli sono duri di cuore e ciechi. Per questo meritano il rimprovero di Gesù. Ma come andare nel mondo intero a raccontare la resurrezione di Gesù e la bella notizia dell’amore misericordioso di Dio se non si crede a questa bella notizia?
I discepoli da quel momento hanno fatto un cammino di conversione profondo aiutati dallo spirito del Signore risorto. E sono andati dappertutto ad annunciare la resurrezione di Gesù e la vita nuova che riceve chi crede in Lui. Sono stati ammazzati per questo.
Noi oggi crediamo alla resurrezione di Gesù come evento che ci abita? Come data annuale credenti e non celebrano la Pasqua.
Ma ci sentiamo abitati dal risorto? Viviamo da risorti? È qui il punto. Da chi vado io ad annunciare il vangelo della resurrezione? La nostra fede non è qualcosa di intimistico… È un annucio. Non c’è fede senza annuncio. A che punto sono? Merito anche io il rimprovero di Gesù?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade