Le pietre possono essere scagliate o deposte, strumento di condanna o di costruzione: ecco l’essere umano.
Gesù, segno di contraddizione ai nostri occhi, riunifica la terra e il cielo, ricorda di essere polvere di terra, frammento di stella.
La profonda ferita della relazione tra la creatura e il suo creatore è attraversata dalla presenza vivificante di Uno che sa e conosce il tessuto connettivo della vita.
Al di là di ogni parola pronunciata, c’è una parola che viene espressa con i fatti, con le opere: questa è la parola a cui dare ascolto, il significato profondo del nostro stare.
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato