Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 24 Marzo 2022

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GIOVEDÌ 24 MARZO – TERZA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]

Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». 

Farisei e scribi avevano eluso tutta la Scrittura Santa e al suo posto avevano collocato sul candelabro la loro tradizione. Questo inganno è così messo in luce da Gesù nel Vangelo: “Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte» (Mc 7,1-13). Come fare per rendere vano questo e ogni altro smascheramento operato da Gesù verso la loro falsa dottrina e i loro falsi insegnamenti? Essi prima provano con l’accusare Gesù di violare il sabato. Se questa accusa fosse passata, loro sarebbero risultati veri maestri e Gesù falso. Ma questa accusa non regge presso il popolo. Le opere che Gesù compie attestano che Lui è veramente da Dio.

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Urge smentire l’origine divina delle opere di Gesù. Come riuscire in questo loro intento satanico e diabolico? Attribuendo le sue grandi opere che sono di liberazione dagli spiriti impuri ad un potere che Beelzebùl, il principe dei diavoli, avrebbe dato a Gesù. Questa accusa contro Gesù Signore non solo attesta e rivela la loro malvagità e cattiveria. Pur di annientare Cristo Signore attribuiscono le sue opere, che sono opere della sua Persona che è Dio e Figlio Unigenito del Padre, al diavolo. Rivela anche la loro grande ignoranza e totale non conoscenza sia di Dio che del diavolo. Essi non conoscono né Dio e né il diavolo.

Si servono di Dio e del diavolo solo per allontanare il popolo da Gesù. Ma così facendo combattono contro la verità conosciuta, la impugnano e così cadono nel tristissimo peccato contro lo Spirito Santo. Gesù contraddice la loro affermazione limitandosi dire che se lui scaccia i demòni per opera di Beelzebùl, il regno di Satana è diviso. Questo è impossibile che avvenga. Gesù conosce Satana e sa la compattezza del suo regno. Aggiunge anche che se Lui invece scaccia i demòni con il dito di Dio è giunto a loro il regno di Dio ed essi non solo lo stanno rifiutando, ma stanno impedendo che altri lo possano accogliere.

Essi non entrano e impediscono di entrare a quanti lo vorrebbero: duplice tristissimo peccato. Ecco cosa dirà loro Gesù: “Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito” (Lc 11,52). La loro parola è chiave che chiude le porte del regno della verità e della giustizia. Essi non entrano e nessuno deve entrare. Questa è tristissima malvagità satanica e diabolica.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 11,14-23

È cosa giusta che ci chiediamo: qual è oggi la strategia di Satana per distruggere quanti ancora credono nella Parola del Signore? La sua strategia è quella dei piragna. Il diavolo si fa più che una legione di piragna. Con questa legione aggredisce quanti annunciano il Vangelo fino a divorarli vivi. La legione dei piragna è fatta di quanti si dicono discepoli di Gesù e si annunciano al mondo come difensori della vera religione e della vera Chiesa. Quando la legione prendi di mira un missionario di Gesù per esso è la fine. Lo coprono di ogni calunnia, falsità, menzogna fino a distruggerlo anche fisicamente. Strategia vincente.