Cosa vogliamo dal Signore? Cosa ci aspettiamo dall’essere suoi discepoli? Cosa dall’avere iniziato un percorso di conoscenza e conversione? La madre di Giacomo e Giovanni ha le idee chiare: chiede per i figli, evidentemente consenzienti, un ruolo importante, di prestigio, quando il Maestro inaugurerà il suo Regno, ministri compresi.
Maestro che ha appena detto, prendendo in disparte i suoi più intimi, che a Gerusalemme verrà ucciso. Eccola, la gloria, eccolo, il trono: l’ultima, definitiva, atroce testimonianza di amore incondizionato, di fiducia, di dialogo.
Piccini loro e piccini noi, quando dimentichiamo chi stiamo seguendo, con chi abbiamo a che fare, chi amiamo. Colui che è disposto a morire pur di non cambiare la sua idea e il suo annuncio sul vero volto di Dio. Un Dio a servizio della nostra felicità, un Dio totalmente donato, un Dio che ama senza condizioni. Non dimentichiamo di chi siamo discepoli!
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