«È BELLO PER NOI ESSERE QUI»
Gesù sceglie tre apostoli e sale «sul monte a pregare». E quella preghiera diventa un’estasi meravigliosa: il suo voltoe le vesti si “trasfigurano”.Arrivano Mosè ed Elia, le due “colonne” d’Israele (Legge e Profeti), e l’estasi raggiunge il culmine.
I tre apostoli, anche se «oppressi dal sonno», restano incantati nel vedere la «sua gloria» divina, e Pietro vorrebbe prolungare quella gioia. All’incanto subentra poi la paura: una nube li avvolge e li abbraccia, ma la voce del Padre li rassicura e li invita adascoltare il suo Figlio, «l’eletto».Perché tutto questo? Fra poche settimane, nel Getsèmani, gli apostoli vedranno il volto di Gesù non più glorioso, ma rigato di sangue. E allora non ci sarà estasi, ma paura e abbandono.
Ad essi manca una fede forte: la fede granitica di Abramo (I Let-tura). Costui, senza figli e con moglie sterile, crede fermamente a Jahvè che gli dice: «Conta le stelle, se riesci a contarle: tale sarà la tua discendenza». E tu come credi? Non seguire i «nemici della croce», pensando solo alle «cose della terra» (II Lettura).
Con fede gioiosa credi che la tua «cittadinanza è nei cieli» e Gesù «trasfigurerà» il tuo corpo mortale a immaginedel «suo corpo glorioso».
padre Giovanni Crisci, frate cappuccino
Fonte Edizioni San Paolo